Scomparsi quasi tutti i gatti della colonia del cimitero, si teme che siano stati avvelenati

Le volontarie che accudiscono i gatti della colonia comunale del Cimitero di Lecce sono preoccupate: il numero dei felini trovati senza vita sta crescendo rapidamente.

A metà settembre erano più o meno 25 i gatti della colonia comunale del Cimitero. Mici dolcissimi che si facevano prendere in braccio e coccolare da tutti, ma da qualche giorno il numero degli ‘ospiti’ della postazione a pochi passi dall’entrata del Camposanto sembra essere diminuito. Così rapidamente che è impossibile non preoccuparsi.

Che qualcosa non va è stato subito chiaro alle volontarie che si prendono cura di loro, che gli portano quotidianamente da mangiare. Togliendo i gatti investiti da qualche automobilista frettoloso o distratto, gli altri sono scomparsi o ritrovati privi di vita. Morti sembrerebbe non per cause naturali.

«Siamo profondamente preoccupati, abbiamo paura che ci sia qualcuno dalle intenzioni malevole che li stia decimando. Non sarebbe la prima volta dal momento che al cimitero ci può entrare letteralmente chiunque e i controlli non esistono. Chiunque di voi frequenti il cimitero, se si accorgesse di strani movimenti, li segnali immediatamente alle autorità competenti» si legge sulla pagina Facebook degli A-mici della colonia felina del cimitero di Lecce in un primo post scritto per raccontare i sospetti e le preoccupazioni, più che fondate.

Con il passare dei giorni, infatti, il numero dai gatti morti ‘misteriosamente’ è salito a otto.  Nelle scorse ore, altri quattro felini sono stati ritrovati senza vita nelle cucce di fortuna, collocate accanto al muro di cinta che separa il cimitero dal Parco di Belloluogo. Lì dove hanno trovato un rifugio sicuro quando si sono sentiti male.

Tanti, troppi per non pensare che qualcuno li stia avvelenando. “Chi li uccide – scrivono – molto probabilmente li fa sparire perché il numero dei gatti sta scendendo vertiginosamente e il numero dei corpi non combacia col numero di gatti spariti”.

Che cosa sta accadendo? Per capirlo, per trasformare i sospetti in certezze, le volontarie hanno sporto regolare denuncia alle autorità competenti che si sono già interessate del ‘caso’. Probabilmente, verrà effettuata un’autopsia sul corpo dei felini per capire quali siano state le cause dei decessi.

E se la mano fosse umana, il prossimo passo sarebbe quello di dare un volto e un nome al criminale o ai criminali che si sono ‘divertiti’ ad ammazzare i gatti che non facevano male a nessuno, mettendo a rischio anche la vita degli altri animali che sono soliti passeggiare in zona e potrebbero mangiare qualche boccone avvelenato rimasto abbandonato.

Andrea Guido: “una pena esemplare per questa bestia umana”

Immediato il commento dell’ex Assessore Andrea Guido che ha affidato a Facebook il suo pensiero sulla strage di questi teneri e indifesi gattini che avevano fatto della colonia la loro casa.

«Chiunque sia stato spero che le forze dell’ordine lo trovino e lo mettano di fronte alle sue responsabilità. E se davvero si dovesse individuare tale “bestia umana” spero che gli venga data una pena esemplare. Avvelenare un animale – si legge – è un reato ai sensi del codice penale. Ebbene ricordare inoltre che la legge proibisce e punisce anche la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni».

«Chiedo al Sindaco, all’Assessore al Randagismo, all’Assessore alla sicurezza e polizia Municipale di attivare tutte le procedure atte a consegnare quanto prima nelle mani della giustizia il colpevole» ha concluso.



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