Studenti troppo maleducati, il prof si sente male ed è costretto a correre al pronto soccorso


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Si è sentito male e ha dovuto recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nardò per farsi visitare poiché la pressione gli era schizzata alle stelle. È successo ad un professore di un istituto scolastico neretino che non è riuscito a fare lezione nelle classe assegnategli. Troppa maleducazione da parte degli studenti, incapaci di fare silenzio, di ascoltare, ma pronti soltanto a battibeccare tra loro , fare baccano in aula ed impedire ogni possibile tentativo di fare lezione.

Aveva solo tre ore in classe, il prof., la seconda, la terza e la quarta ma gli è stato impedito qualsiasi tentativo anche solo di poter parlare. Il chiasso lo ha sopraffatto e non gli ha dato la possibilità di dire nulla al punto che il docente ha potuto soltanto mettere tre note sui rispettivi registri di classe e poi recarsi in Ospedale dopo aver avvertito un leggero malore.

Il docente ha affidato così ad un post amaro su facebook le sue considerazioni, chiedendo alle famiglie minore indulgenza e più capacità di insegnare il rispetto delle regole e delle persone:

‘Già durante la mia prima ora di servizio “fiocca” la prima annotazione sul registro elettronico, per comportamento scorretto degli alunni (domande banali, chiasso e risate che nemmeno i bambini…) con la speranza che venga letta da almeno qualche genitore. La stessa cosa si è ripetuta nell’ora successiva ma qui subito ho dovuto scrivere una nota collettiva poiché gli alunni facevano, a più riprese, dei versi “animaleschi”. E siccome le classi, più o meno, sono fotocopia, lo stesso è accaduto nell’ultima ora.

Nella classe dell’ultima ora si è raggiunto l’apice con risposte e atteggiamenti non consoni allo status di alunno. Difficile fare l’appello. Impresa ardua tenerli seduti, si rifiutavano di farmi parlare e addirittura di scrivere dicendo che l’ora stava ormai per finire (era iniziata da appena 15/20 minuti…). Così dopo 2 note personali ed 1 collettiva, e dopo aver chiesto l’intervento del collaboratore scolastico e di un professore, accusando un malore, alle 12:50 circa lasciavo la scuola e mi recavo al PPI del Distretto di Nardò. E più di qualcuno continua a parlare di traumi ai ragazzi! “Ma mi faccia il piacere”, direbbe Totò.’