La straordinaria “Notte di San Martino”. A Milano, tutti pazzi per il Salento


Condividi su

Un successo, a dir poco, sensazionale quello riscosso da “La Notte di San Martino” a Milano. Oltre 2mila persone hanno partecipato all’evento più rappresentativo della carica vitale che il Salento porta dentro di sé. Una carica energetica positiva che i salentini hanno esportato in tutto il mondo, anche nella bella e frenetica Milano.

La chiave del successo

In questa forza risiede il vero segreto di una serata che nasce da una tradizione tutta salentina, il San Martino appunto, e che è diventata, grazie alla tenacia dell’Associazione Culturale Francesco Attanasi, capitanata da Giuseppe Attanasi e all’impegno di Gigi Tarantino, Marco Anchora e Daniele De Pascalis di Salento US, una straordinaria occasione che rafforza i legami tra la propria terra di origine e la Milano che accoglie.

Gettando il cuore oltre gli ostacoli si è data vita ad una serata unica che non fa che confermare la grande passione che anima gli organizzatori di questo fantastico evento.

L’impegno è stato tanto ma ieri sera, al Lambretto Studios di Milano, lo spettacolo è stato unico, di quelli che rimangono impressi nella memoria per sempre. L’onda lunga dell’entusiasmo ha contagiato veramente tutti.

La Festa della Municeddha a Milano

Il cibo e la musica hanno il potere eccezionale di unire ed è stato così che intorno ad un piatto di municeddhe, quest’anno si sono ritrovati milanesi e salentini per onorare il vino novello. Un sodalizio nato tra gli organizzatori storici e Festa della Municeddha ha consentito, in questa 15esima edizione, di gustare anche al Nord, la buona cucina salentina che la Pro Loco Cerceto ripropone, durante una bellissima sagra, ogni anno dal 10 al 13 agosto.

stand-municeddhe
Successo per le municeddhe a “La Notte di San Martino” a Milano

Municeddhe soffritte, alici e ricotta forte e poi le friselle e i taralli de “La Bottega del Salento”, le spremute di melagrana di Pomgrana e il buon vino novello di Coltivatori di Emozioni hanno espugnato la cotoletta alla milanese e la cassoeula.

La Notte più lunga

Colonna sonora della serata, la musica popolare salentina. Quando sul palco, a salire sono stati gli Sciacuddhuzzi è scoppiata la festa. Hanno ballato e cantato tutti insieme, salentini e non. Il momento più emblematico è stato quando sulle note di una pizzica ritmata magistralmente dal tamburello di Billy Mangione, il giullare alla corte dei salentini fuori sede, Giuseppe Attanasi, ha intonato “O mia bela Madunina”. Abbracci condivisi hanno testimoniato il reale e leale legame che unisce i giovani salentini ai loro coetanei milanesi. A conferma che il sole del Salento si trasforma in una passione che resta nel cuore per tutta la vita, si è continuato a ballare fino all’alba sulle note di una strepitosa play list di Dj Recchia Raw.

L’appuntamento, dunque, resta fissato, sin da ora, per il prossimo anno per una nuova e ancora più spettacolare edizione de “La Notte di San Martino” a Milano.