Suonare le campane a festa per ogni nuovo nato. La bella proposta di Taviano


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C’è un’usanza ancora molto diffusa nei paesi del Salento, quella di suonare le ‘campane a morto’ per annunciare la scomparsa di un cittadino. Fino a non molto tempo fa, la vita di una comunità era ‘scandita’ dai rintocchi di questo strumento musicale che aveva il potere di chiamare a raccolta in Chiesa un intero paese. Con il suo ritmo annunciava “minacce” imminenti, dava il ritmo triste e solenne ai passi della processione che portava la salma o “salvava” i fedeli dai pericoli della natura. Si dice che il suono delle campane avesse la forza di allontanare i temporali.

E allora perché non ‘scampanare’ per ogni nuovo nato?  La proposta arriva dal Sindaco Giuseppe Tanisi, e dall’ intera Amministrazione Comunale di Taviano, formulata attraverso una lettera indirizzata ai parroci della città e per conoscenza al vescovo della Diocesi di Nardò – Gallipoli Mons. Fernando Filograna.

Il suono delle campane dovrebbe annunciare alla cittadina un nuovo arrivato. «È nota, nonché ammirevole, la particolare sensibilità della Chiesa Cattolica al tema della vita quale principio cardine del suo magistero» è la premessa della lettera in cui il primo cittadino ha chiesto, nero su bianco, che si suonino le campane a festa per dare il benvenuto ad ogni nuovo nato «ogni qualvolta – si legge – che la vita irrompere nella nostra città». Un modo, insomma, per “sottolineare il valore della vita umana” per dare la possibilità all’intera comunità di partecipare al lieto evento.

Una proposta, quella del sindaco di Taviano, certamente innovativa e che avrebbe già incontrato l’accoglimento e la disponibilità del Vescovo e dei parroci della città e che, come iniziativa, dovrebbe concretizzarsi dagli inizi del 2020.

«Vi è ormai l’erronea e rassegnata convinzione di un declino, nella società odierna, dei più sacri principi e dei valori non negoziabili – è il commento del Sindaco Giuseppe Tanisi – noi non ci arrendiamo a questa rassegnazione, anzi puntiamo proprio ad un risveglio delle coscienze e a rimarcare la centralità di tali temi, soprattutto quello della vita e della dignità della persona, ai fini di una convivenza non solo più serena e più umana, ma anche di maggiore qualità morale. Vogliamo esultare quando la vita irrompe nella nostra Taviano e che sia una festa per tutta la nostra comunità».