Parere positivo da parte del Ministero dell’Ambiente sulla realizzazione di una bretella che colleghi il punto di approdo Tap in quel di Melendugno a quello di interconnessione alla rete nazionale Snam di Brindisi.
Lecce, Melendugno, Lizzanello, Brindisi, Vernole, Surbo, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Castri di Lecce, questi i comuni che saranno interessati dall’opera la cui lunghezza prevista sarà di 55 chilometri.
C’è chi, come il Governatore Emiliano, in nome della decarbonizzazione di Cerano, avrebbe preferito che entrambe le operazioni si fossero concentrate a ridosso del capoluogo messapico, ma tant’è.
Il prossimo passaggio, ora, sarà quello che vedrà il Ministero dei Beni Culturali esprimersi e, nel caso, controfirmare l’autorizzazione data da quello dell’Ambiente.
Tap, infatti, trasporterà metano dal Mar Caspio in Europa passando dal cosiddetto “Corridoio Meridionale del Gas”. Nel caso specifico, la Trans Adriatic Pipeline partirà dalla località di Kipoi, al confine tra Turchia e Grecia, allacciandosi alla Trans Anatolian Pipeline (Tanap) per, poi, proseguire sulla terra ferma lungo il nord del territorio ellenico e dirigersi, infine, verso l’Albania prima di immergersi nell’Adriatico e sbarcare sulle coste del Salento. Una volta completata, l’opera consterà di quasi 900 chilometri di lunghezza raggiungendo quota +1800 metri sui monti albanesi e -820 sotto il fondale marino.
Stando a quanto riferito nel documento rilasciato dal ministero dell’Ambiente lo scorso 20 dicembre, comunque, la sua realizzazione non dovrà in alcun modo impattare negativamente sullo stato dei luoghi in cui ne è previsto il transito garantendone il ripristino dopo i lavori di interramento del gasdotto e il rispetto dei vincoli paesaggistici, primo fra tutti quello riguardante la presenza delle enormi distese di ulivi presenti sul nostro territorio.
Luca Nigro