Tartaday 2019, è oggi la giornata tutta dedicata alla salvaguardia delle tartarughe marine


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Sono una specie protetta che ogni estate deve far fronte ai selfie dei turisti e alla plastica in mare aperto, un pericolo per la loro incolumità. Stiamo parlando delle tartarughe marine, animali tanto amati quanto bistrattati durante le estati salentine e non. E come in altre parti d’Italia, le molte tartarughe che provano a nidificare sulle coste del Salento devono farsi strada tra mille insidie, dal curioso che non vede l’ora di postare una foto sulla propria pagina Instagram alla sporcizia in mare che spesso si rivela fatale.

Ma la soluzione a questo problema c’è ed è all’insegna della collaborazione, per la salvaguardia degli animali e dell’ambiente. Oggi, venerdì 9 agosto, è il Tartaday 2019, la giornata tutta dedicata agli animali marini col guscio che ciclicamente si fanno vedere sulle nostre coste. La giornata dedicata alla salvaguardia delle tartarughe marine e del loro habitat è organizzata dai Centri di recupero e cura delle tartarughe marine del progetto UE TartaLife. In occasione della giornata di oggi, i centri di tutta Italia resteranno aperti per far conoscere da vicino il mondo delle tartarughe.

“Il progetto TartaLife e i suoi partner, da 5 anni lavorano ininterrottamente 365 giorni all’anno per contribuire fattivamente alla conservazione della tartaruga marina – ha dichiarato Alessandro Lucchetti del CNR-IRBIM di Ancona, capofila del progetto. “Lo abbiamo fatto sviluppando e diffondendo fra i pescatori attrezzi da pesca a basso impatto, potenziando i centri di recupero, formando i pescatori su cosa fare in caso di catture accidentali. Dopo 5 anni, possiamo dire di avere pescatori più consapevoli, responsabili e collaborativi e questo è senza dubbio il risultato più confortante, anche se tanto resta da fare e tanto continueremo a fare”.

Nido di tartaruga marina a Gallipoli

Tra gli appuntamenti previsti per la Puglia, a Gallipoli un infopoint sarà attivo per tutta la giornata presso i due nidi trovati a Baia Verde. Il lavoro da fare è ancora tanto: si stima, infatti, che ogni anno siano 40mila le tartarughe che muoiono nel Mediterraneo. Solo l’informazione e la sensibilizzazione potranno fare qualcosa.