
Un vagone dismesso di un treno delle Ferrovie Sud Est con i finestrini coperti da fogli di giornale. A bordo due ragazzi, senza memoria. Non sanno perché siano lì e non vogliono saperlo. È l’incipit di T(h)ree, spettacolo di debutto della Compagnia Teatrale Carrozza 3, in collaborazione con Teatro Dantès – Art Factory che andrà in scena alle Manifatture Knos, in via vecchia Frigole a Lecce. L’appuntamento da segnare in rosso sul calendario per non perdersi la prima di questi giovani ragazzi è per sabato 8 giugno, alle 21.00.
T(h)ree non è solo uno spettacolo, ma un viaggio simbolico che ripercorrerà, tappa dopo tappa, due grandi drammi. Quello della xylella fastidiosa che ha condannato a morte migliaia di ulivi e costretto una terra a cambiare il suo volto. Non si contano più le campagne che si sono trasformate in cimiteri a cielo aperto per colpa del batterio killer che ha modificato il patrimonio culturale, paesaggistico ed economico del Salento. E poi c’è l’emigrazione di intere generazioni di giovani, costretti a chiudere in una valigia speranze e aspettative e portarle altrove, Nord Italia o Europa che sia.
Due temi cari a questo lembo di terra baciato dal mare che si intrecciano e si mescolano all’interno della storia. Protagonisti dello spettacolo sono Didi e Gogo, due personaggi per certi versi beckettiani (i nomi strizzano l’occhio a Vladimiro ed Estragone di Waiting for Godot). Due ragazzi del Sud, lontani da casa da diversi anni. Erano andati via un po’ per scelta, un po’ per inerzia, convinti che “qui” non avrebbe avuto sbocchi se non un eterno “girare a vuoto su se stessi”. Erano andati via per non tornare, per non mescolarsi fra le tante facce anonime di paese. Quando si ritroveranno sulla carrozza vuota di un treno fermo, scopriranno di non essere i soli passeggeri a bordo. Si renderanno conto che non basta coprire i finestrini con fogli di giornale per lasciare che la realtà esterna resti chiusa fuori. Che a volte, aspettare che il tempo faccia il proprio corso può non essere un buon affare. Quell’attesa in cui è racchiuso il dramma del sud, l dramma di chi demanda a un altrove una via di salvezza. Il dramma di chi, a riguardo della Xylella, avrebbe potuto e dovuto decidere.
Non soltanto aspettare, a vuoto.
Regia e drammaturgia – Francesco Casaburi
Interpreti – Francesco Casaburi, Angelo Nunzella, Miriam Minerba
Scenografia – Antonio Duma
Aiuto regia – Ginevra Tundo
Atto unico
Durata – 80’ circa
Biglietto – 7 €
Acquisto e prenotazioni – 349 3610654