Sono disperati alcuni cittadini di Melpignano che, da quasi due settimane, registrano un’autentica invasione di topi di medie e grandi dimensioni nelle loro abitazioni. Non sanno più a che santo votarsi gli abitanti di Via Unità d’Italia, Via Oberdan e Via Vittorio Veneto al punto che, oggi, si sono recati per denunciare la situazione al Dipartimento di Prevenzione degli uffici dell’Azienda Sanitaria Locale siti a Maglie.
Chiedono a gran voce un immediato intervento di derattizzazione, visto che in quelle case vivono famiglie, anche con bambini piccoli, che certo non meritano gli episodi sgradevoli che la compresenza dei ratti comporta.
Sono tanti i cittadini che hanno firmato quella richiesta inviata per conoscenza anche al Sindaco dal quale si aspettano una mano perché la vita ormai risulta difficile se non impossibile.
A quanto risulta dalla denuncia, si tratta di intere campagne, case abbandonate e garage seminterrati ad essere letteralmente invasi; da lì, poi, la fuoriuscita dei roditori si estende per tutte le zone succitate.
Non è dato sapere al memento le motivazioni che sono alla base di questa proliferazione di topi, fatto sta che non è semplice convivere con la presenza di questi animali che sporcano con escrementi ogni posto in cui transitano, rendendo impossibile, per ovvie ragioni, anche il riposo di adulti e bambini. I roditori avrebbero anche danneggiato le caldaie delle abitazioni civili e in alcuni casi anche le autovetture.
Episodi che in varie circostanze abbiamo raccontato nel Salento ma che in questa zona di Melpignano stanno assumendo proporzioni insostenibili.
Si lamentano i cittadini, come detto, anche con l’Amministrazione Comunale che, pur non essendo ente operativamente interessato alla situazione, avrebbe dovuto certamente – sostengono sempre i residenti nel loro esposto – farsi parte diligente per attivare chi di competenza. Una cosa è certa: la derattizzazione non è procrastinabile per motivi di igiene ambientale e di sanità pubblica. Si tratta di interventi che nel 2019 dovrebbero essere programmati e affrontati con maggiore solerzia, se non altro per evitare il verificarsi di quella situazione che non tanto scherzosamente Dino Buzzati aveva presentato in uno dei suoi racconti più riusciti quando i topi, in un paese di non-so-quando e non-so-dove, avevano scacciato gli abitanti e si erano insediati al loro posto.