«Vergognosa e inaccettabile». Così Francesco Mazzo, Presidente dell’Associazione onlus “Marina di Torre Chianca”, definisce l’indifferenza «con cui Istituzioni e mezzi di comunicazione leccesi stanno apprendendo le numerose lamentele della cittadinanza di Torre Chianca», delle quali la realtà associativa si fa carico quotidianamente.
In effetti dal corposo reportage fotografico fatto pervenire nelle redazioni dal sodalizio, Torre Chianca sembrerebbe dover fare i conti con una situazione di degrado e incuria non da poco: allagamenti dovuti alle acque copiose cadute in questi giorni, erbacce altissime, lavori in corso sulle arterie stradali non ancora ultimati, rifiuti abbandonati per strada, graffiti con vernice spray sui muri degli edifici in costruzione e via dicendo.
«Mesi di esposti, segnalazioni e reclami di ogni tipo sembrano infatti destinati a lottare contro i mulini a vento o, ancor peggio, a cadere nel dimenticatoio a causa della scarsa attenzione che riscontrano nella stampa locale», fanno sapere dall’Associazione. «Fortunatamente a questa situazione biasimabile fa da contraltare un contatto diretto con i cittadini attraverso i social network, in particolar modo la pagina Facebook, https://www.facebook.com/MarinaTorreChianca, che si sta dimostrando un luogo virtuale interattivo e partecipativo. Molti commenti e apprezzamenti ci fanno capire quanto le tematiche di cui ci occupiamo siano condivise dalla popolazione della marina e anche da quella di Lecce».
La denuncia, inoltre, tende a specificare come Torre Chianca, non avrebbe nulla da invidiare ad altre marine adiacenti, palesemente più curate e tutelate dall’Amministrazione comunale.
«C’è la città, ci sono le marine d’élite. E noi siamo il terzo mondo – prosegue Mazzo. Se questo luogo fosse valorizzato, si potrebbe garantire una vita dignitosa ai residenti, una piacevole stagione estiva ai villeggianti, una ventata di ripresa ai commercianti. E invece ci sono altre priorità, mentre noi, cittadini di serie C, percorriamo vie senza manto stradale o abbandonate al più assoluto degrado senza un minimo di dignità civica e norme igieniche.
Un altro importante fronte dal quale conduciamo le nostre battaglie è quello delle barriere architettoniche – aggravate spesso dai macchinosi iter burocratici. Siamo molto contenti del fatto che anche per quest’anno il Comune di Lecce ci abbia autorizzati a posizionare la pedana per diversamente abili in corrispondenza della spiaggia, ma paradossalmente – conclude il Presidente – a metà giugno siamo ancora in attesa della ditta comunale preposta ad inserirla».