
Si è appena chiusa la prima settimana di rientro a scuola per tantissimi studenti pugliesi che hanno avuto un assaggio di “normalità” dopo una chiusura forzata del precedente anno scolastico. Sono tantissime le precauzioni messe in atto per evitare il rischio di contagi nelle scuole che ben si presterebbero a diventare focolai di Covid-19. Alla base di questo rischio c’è soprattutto la mancanza di spazi e l’inadeguatezza dei mezzi di trasporti, da sempre denunciata da genitori e ragazzi.
Sembrano preoccupati i ragazzi di una scuola di Lecce che sono costretti a viaggiare da pendolari per raggiungere le aule ogni mattina. Troppo pieni i bus per stare tranquilli, fanno sapere alla redazione di Leccenews24. Pieni, anzi pienissimi. È un problema vecchio quello dei mezzi di trasporto sempre troppo affollati sulle linee che portano a scuola ed ogni anno le lamentele non tardano ad arrivare. E quest’anno, diverso da tutti gli altri, causa covid, non sembra essere esente da problemi.
Cosa prevede l’accordo sui trasporti
Risalgono all’inizio di settembre le linee guida indicate dal comitato tecnico-scientifico sui mezzi di trasporto, inclusi anche gli scuolabus. Sulla base delle evidenze scientifiche sui tempi medi di permanenza, aveva fatto sapere il Ministero dei Trasporti, i posti a bordo dei bus possono arrivare all’80% della capienza massima, riducendo soprattutto i posti in piedi e preferendo quelli a sedere. La capienza massima consentita sale al 100 % se si percorrono tragitti brevi (inferiori a 15 minuti) o se si garantisce un ricambio d’aria ed un filtraggio idoneo attraverso strumenti di areazione autorizzati.
A prescindere dalla capienza, però, si dovrà viaggiare ovviamente con mascherina e mantenendo il distanziamento di un metro, che non va rispettato solo in caso di persone che vivono nella stessa casa. Spetta ai genitori, come noto, la misurazione della febbre ai figli. Regole ben precise anche per salita e discesa dai mezzi di trasporto, che dovrà avvenire in maniera ordinata e rispettando la distanza di un metro.
Eppure, non sembrano bastare le precauzioni messe in atto per attenuare la preoccupazione di studenti e genitori che lamentano una capienza sempre troppo eccessiva. Un problema, quello dei mezzi di traporti sempre insufficienti a coprire il numero di studenti che risale a ben prima del Covid-19 e che adesso preoccupa ancora di più.