Comincia il Triduo pasquale. Dopo tre anni torna la lavanda dei piedi


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Se esiste un giorno più importante fra tutte le sacre celebrazioni, a livello liturgico, quello è il Giovedì Santo, il giorno in cui si celebra l’istituzione dell’Eucaristia, richiamando le vicende relative all’Ultima Cena di Gesù prima della Passione, così come raccontano i Vangeli.

E infatti quella di oggi viene chiamata Messa in coena domini, la solennità per eccellenza perché è da questa memoria liturgica che deriva il valore, il senso e il significato del sacerdozio.

Le celebrazioni hanno luogo in tutte le chiese parrocchiali e quest’anno vedono il ritorno della cosiddetta Lavanda dei piedi, il gesto supremo di umiltà compiuto da Gesù verso i suoi discepoli, come rappresentazione teologica del servizio che la Chiesa di Dio rende all’intera Umanità.

Al termine della celebrazione l’eucarestia sarà riposta in un luogo separato dal tabernacolo, nei cosiddetti altari della Reposizione, allestiti in un angolo significativo della chiesa. Sono proprio questi altari che vengono volgarmente chiamati Sepolcri, e che nella diocesi di Lecce vengono preparati, a differenza del passato, solo nelle chiese parrocchiali e non più in tutte le chiese della città, anche per scoraggiare quella pratica molto mondana e poco cattolica della passeggiata serale in giro per la città e i paesi a visitare le chiese al solo scopo di intrattenersi con amici e conoscenti. La fede è cosa ben diversa dallo spettacolo.