Una tre giorni dedicata alle produzioni di eccellenza che il Mediterraneo esprime nei settori agroalimentare, vinicolo, artistico, tessile, bio-edile, tecnologico digitale e dei servizi.
Una vera e propria vetrina, un acceleratore di relazioni, contenitore culturale dedicato al Mediterraneo contemporaneo, che si esprime nell’universo straordinario di produzioni e produttori sapienti e visionari. Una formula innovativa, che contamina l’esposizione delle imprese artigiane e delle piccole imprese con un programma artistico e culturale d’eccezione.
Tutto questo è “Fare mediterraneo” la rassegna fortemente voluta da Confartigianato Imprese Lecce che si svolgerà dal 2 al 4 giugno presso il Lungomare di Santa Maria di Leuca.
“Un’iniziativa promossa da Confartigianato Imprese, ma in cui abbiamo chiesto la partecipazione ad altri soggetti del territorio tra cui il Parco Culturale ecclesiale Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, ha affermato il Segretario generale di Confartigianato Imprese, Giuseppe Negro, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
“Lo scopo principale è quello di fare sinergia con altre realtà e aprire un confronto e dialogo tra vari soggetti dando un taglio di tipo economico. Iniziative simili sono state lanciante in altri ambiti siamo arrivati alla conclusione di portare avanti insieme queste pretese abbracciando più soggetti. Questa ‘alleanza’ ci ha consentito di dare vita a una bella cosa perché stiamo riscontrando risultati che già prima di iniziare appaiono ottimi. Abbiamo la pretesa di incidere su due aspetti: il primo di prendere consapevolezza che i flussi migratori, che adesso sono visti come criticità, hanno qualcosa di positivo – che forse è nascosto – perché ci son tante persone che hanno molte particolarità è talenti e tanti li hanno già espressi e il secondo di aprire a nuovi investimenti economici con il Medio Oriente, il Nordafrica e la Tunisia in particolare. Il lungomare sarà allestito con ambientazioni suggestive e ci saranno moltissimi eventi a cornice. Le istituzioni hanno apprezzato tantissimo l’idea, l’evento, infatti, è patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Castrignano del Capo, tutto l'investimento economico proviene al 100% da privati”.
Ha preso, poi la parola il direttore del Parco Culturale ecclesiale Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae, Federico Massimo Ceschin: “Molto spesso ci ritroviamo a parlare di Mediterraneo come luogo di crisi e problemi mentre è un bacino di grande confronto e di scambi non solo culturali, ma anche economici. Qui le contaminazioni sono molto numerose e il Parco intende promuoversi come il centro del Mediterraneo perché abbiamo inteso realizzare questa struttura dedicandola ai cammini, agli itinerari e alle ciclo-vie, il cosiddetto trasporto lento. Mi auguro che ‘Fare Mediterraneo’ diventi una vetrina per le eccellenze e per lanciare un messaggio nel quale diciamo che ci sentiamo il luogo dove l'incontro tra Europa e Mediterraneo si può concretizzare e che, inoltre, questo percorso ci aiuti a lanciare messaggi di pace”
“Sottoscrivo e condivido pienamente ciò che è stato detto in precedenza”, ha invece concluso il direttore artistico della manifestazione, Cesare Dell’Anna.
“Sono stato sempre a favore dell’immigrazione, perché, non mi sono mai potuto recare in Africa e ho avuto la possibilità di aprirmi nella mia professione a nuove culture, nuovi stili e contaminazioni. Abbiamo scelto alcuni artisti che sono vicini al modo di intendere questa iniziativa e lo abbiamo fatto con tutte le componenti dell'organizzazione. Ci sarà Enzo Avitabile, che sono sempre onorato di ospitare e anche i Nidi d’Arac che sono stati i primi a sposare l’elettronica con la pizzica. Speriamo che tantissima gente possa partecipare e se andrà bene quest'anno per la prossima edizione potremo fare tantissime altre grandi cose”.