È nata nel capoluogo salentino “Lecce Rinasce”, Associazione Culturale di protesta composta da Italiani e stranieri non politici di professione e provenienti dalle periferie leccesi. Una realtà associativa composta dunque da cittadini comuni impegnati nel sociale, ma stanchi di essere inascoltati. “La nostra è un’alleanza tra cittadini – si legge nella nota stampa di presentazione – pervenutaci in redazione che per vari motivi è scontenta dalla politica locale e di come vanno le cose. Cittadini soprattutto soffocati dai mille problemi delle periferie: mancanza di lavoro, mancanza di alloggi, mancanza di servizi e mancanza di ascolto da parte delle istituzioni”.
Le prime nomine sono cosi composte:
- Cristian “Karim” Benvenuto – di religione Islamica, attivista dei diritti civili e fautore delle politiche sociali e integrative per italiani e stranieri, già presidente dell’Associazione Nazionale Italia Pakistan, membro della comunità Islamica provinciale e rappresentante della comunità Islamica italiana provinciale, è stato nominato presidente dell'Associazione che conta oltre 200 aderenti alla nascita.
- Marco Scrimieri – Avvocato, offre consulenze gratuite per gli indigenti delle periferie;
- Tommaso Prima – attivista problemi sociali e problematiche per i portatori di handicap, presidente di Pronto Soccorso dei Poveri, responsabile comunicazioni con i media e portatori di handicap e pensionati;
- Matteo D’Aversa – giovane delle periferie e punto di riferimento per giovani che si avvicinano allo sport, responsabile giovani;
- Nutan Rana – responsabile famiglie immigrate di minoranza e futura candidata a consigliere aggiunto;
- Grazia Grottano – conduttrice radiofonica e attivista per i problemi sociali e dei senza tetto, responsabile delle politiche sociali;
- Daniele Contini responsabile CNR Lecce – responsabile politiche ambientali.
Lecce Rinasce è formata da cittadini comuni di tutte le fasce sociali, credi religiosi e nazionalità.
Infatti all’interno di Lecce Rinasce vi sono componenti sia Italiani che stranieri, disoccupati e professionisti, uomini e donne, giovani in difficoltà e gente comune, pensionati e portatori di handicap.