Muore a 30 anni, lasciando la moglie e tre figli piccoli. Don Gianni: “Non possono permettersi il funerale, aiutatemi”


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Di fronte alla morte siamo tutti uguali, si dice, ma non tutti hanno la possibilità di avere una morte dignitosa come dovrebbe essere. C’è chi non può permettersi di sostenere i costi per il funerale ed è costretto ad aggiungere al dolore provato per la perdita di una persona cara anche la preoccupazione e, forse, il senso di colpa per non riuscire a salutarlo per l’ultima volta come meriterebbe, ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio con decoro. È la storia, difficile da comprendere, di Samir raccontata da Don Gianni Mattia sulla sua pagina Facebook.

Samir, originario della Nigeria, è uno di quei tanti stranieri che hanno dovuto lasciare tutto per cercare fortuna altrove, lontano da casa sua. Un sogno di tanti, di tutti. «Il suo paese non offre molte possibilità – si legge – cosi decide di partire». Una cosa accomuna queste persone, tanto da spingerle a lasciare tutto: la speranza.

Durante il suo “viaggio” verso una vita migliore, verso un futuro tutto da costruire accade una cosa bella, inaspettata: questo giovane nigeriano incontra la donna dei suoi sogni e si ferma in Marocco. Poi in Libia. Non vorrebbe lasciare la sua terra, ma si rende conto che non può più rimanere. «Vuole lavorare, vuole farsi una famiglia. Ha una moglie e un figlio quando decide di partire per l’Italia». Arrivano a Lampedusa e trovano ospitalità in una comunità.

«I suoi sogni si stanno per realizzare, tutto è cosi bello. Arriva il secondo, poi il terzo figlio», ma quella vita di rose in cui speri tanto, a volte, ti mette di fronte alle difficoltà, ti ricorda le spine. E che ci sono ostacoli, piccoli e grandi, da superare. L’ostacolo che si presenta a Samir è di quelli che non vorresti mai provare.

«Il primo figlio – continua Don Gianni – a un certo punto ha una patologia molto difficile da gestire. Viene portato a Bari, piano piano si riprende, ma gli restano alcuni segni. La famiglia è forte, è unita. Sono molto legati tutti e cinque. Vivono in due stanze in un paese della provincia di Lecce. Per mantenere la famiglia, Samir decide di andare a lavorare in campagna. La moglie e i tre bimbi restano a casa. Papà è fuori per garantire un tozzo di pane».

Tra mille problemi, questa famiglia si arrangia, con dignità, con la forza che solo l’amore può dare. Ma la strada in salita di Samir ad un certo punto si interrompe. «Lì in campagna si ammala, una patologia invalidante lo trascina in rianimazione. Ora ha 30 anni, ha tre figli e una moglie che lo aspetta. Durante tutto questo percorso lui e la sua famiglia si converte al cristianesimo, hanno incontrato Gesù e ne sono rimasti affascinati. Samir è morto. La moglie è incredula. I bimbi lo stanno aspettando a casa! Sono piccoli e cercano il papà».

Papà non tornerà a casa, ha un’altra casa che lo ha abbracciato, ma le spese per questo ultimo viaggio sono tante. La famiglia, scrive Don Gianni, non sa come fare. «Il comune di appartenenza ci sta dando una mano, ma non è tanto. Per questo – si legge – mi affido al buon cuore di tanti amici».

Come aiutare questa famiglia

Chiunque volesse sostenere Don Gianni può farlo inviando un contributo al conto corrente bancario dell’Associazione Cuore e Mani Aperte. Ecco tutte le indicazioni:

IT 51 U 0103016 0050 00000465142
Intestato ad Ass. Cuore e Mani Aperte
Specificando: Bambini di Samir