“Una risposta all’emergenza Xylella”, la Lega difende il decreto Centinaio

Durante la conferenza stampa presso l’Hotel Tiziano, Roberto Marti, Andrea Caroppo, Rossano Sasso e Anna Rita Tateo hanno spiegato le direttive del decreto voluto dal Ministro Centinaio

Arriva la risposta leghista al flagello che ha afflitto la Puglia dopo un “decennio di completa accidia da parte dei governanti pugliesi perché se la Xylella oggi è arrivata al punto di essere considerata un flagello è perché qualcuno che aveva la possibilità di intervenire non l’ha fatto”. È così che il deputato Rossano Sasso apre la conferenza stampa di questa mattina presso l’Hotel Tiziano a Lecce.

L’intervento della compagine leghista non si fa attendere, solo pochi giorni dopo il decreto voluto dal Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio che prevede, tra le altre, delle misure di sostegno contro le due emergenze che interessano la Puglia, le gelate e la Xylella.

Un sostegno di 100 milioni di euro che fa fronte ad un problema, quello della Xyllella, “che è stato per lungo tempo sottovalutato”, come dichiara la deputata Anna Tateo durante la conferenza. “Insieme a tutta la squadra della lega porteremo queste istanze dinnanzi al ministro e cercheremo in qualche modo di modificare il decreto in questi 60 giorni di tempo prima che venga convertito in legge”.

“Il primo vero provvedimento in sette anni”

A dichiararlo è Roberto Marti, senatore leghista, che pone l’attenzione su quanto questo “primo passo”, seppur non ancora abbastanza, sia il punto di partenza su cui iniziare a ragionare con le associazioni di categoria. Un decreto, quindi, che è tutt’altro che esaustivo, ma che rappresenta un impegno politico sul tema Xylella. Al centro dell’attenzione, “il problema della rigenerazione di questo territorio e della sua riqualificazione”, continua il senatore. Bisogna “partire con una rigenerazione di impatto visivo ambientale, culturale e produttivo. Siamo qui per dire che la lega c’è, per la prima volta c’è stato qualcuno che pensato all’agricoltura”.

“Due azioni e due piani”, su base scientifica

Superati finalmente i luoghi comuni che avevano distorto l’opinione pubblica, secondo il Segretario Regionale della Lega Andrea Caroppo, l’approccio del decreto è chiaro e ha fondatezza scientifica per una lotta alla calamità che si muove verso due direzioni. “A tutti gli agricoltori, in questi anni, ho sempre detto che c’erano due azioni e due piani diversi: uno era quello del contenimento alla diffusione del batterio e quindi anche lotta all’attività di eradicazione e all’attività della lotta al vettore; l’altro era quello di aiuto alle comunità, in modo particolare nei territori che erano già profondamente colpiti. L’approccio corretto da parte del decreto è quello di avere una lotta su entrambi i piani”.

A soli 8 mesi dall’inizio del mandato, la Lega è riuscita smuovere le acque sul tema Xylella, sostengono, che per “sciatteria amministrativa legata ad una dimenticanza da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione”. Un percorso che i leghisti pugliesi portavano avanti da qualche anno, come ricorda Sasso, già quando nel 2016 ospitarono a Lecce il Front National in un evento dedicato.

La provocazione: “Serve segnale-shock”

Il segnale-shock arriva dalla proposta di CIA Agricoltori italiani della Puglia che questa mattina ha indirizzato ai sindaci della provincia salentina. Le dimissioni contemporanee dei 97 sindaci della provincia darebbero un segnale forte alle istituzioni della drammaticità dell’emergenza Xylella, che ha causato il crollo di un settore intero. È quanto ha chiesto il coordinamento di Agrinsieme, che vede insieme alla Cia, anche Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative per l’Agroalimentare.



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