Il Magnifico Rettore Vincenzo Zara ha aperto ufficialmente il 61esimo anno accademico dell’Università del Salento.La cerimonia di inaugurazione si è svolta questa mattina presso il centro congressi del complesso Ecotekne. ‘Il ruolo, le risorse e le sfide dell’Università per lo sviluppo culturale, economico e sociale’ è il tema che ha tenuto banco durante la cerimonia inaugurale di stamane alla quale era presente anche il vice ministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova.
Tanti gli ospiti presenti che hanno preso parola durante la mattinata, tra cui Tiziano Margiotta, presidente della Consulta del personale tecnico amministrativo, Maria Pia De Medici, presidente del Consiglio degli studenti ed Emanuele Fidora, Direttore Generale dell’UniSalento.
Attesissimo, naturalmente, è stato il momento del discorso inaugurale del Rettore Zara. Il Magnifico ha aperto il suo intervento ricordando Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario di Trieste rimasto ucciso in Egitto in circostanze ancora troppo confuse. ‘La figura di questo ricercatore – ha detto Zara – ci ricorda tanti nostri studenti che affollano le nostre aule. Persone per le quali vorremmo contribuire a costruire il loro, e nostro, futuro’.
Inevitabilmente, quindi, il discorso si è spostato sul tema della ricerca e i suoi fondi destinati agli atenei, sempre più precari. ‘La contrazione del Fondo di Finanziamento Orinario – ha ricordato Vincenzo Zara – sta mettendo in difficoltà molte università, soprattutto quelle del Sud. In questo contesto, però, l’Università del Salento ha intenzione di rifondare qual patto con i cittadini e il territorio nel segno non di una conservazione che allo stato attuale sembrerebbe naturale, ma la nostra intenzione è quella di avanzare e rilanciarci’.
Snocciola i numeri il Rettore, parlando ancora una volta di un’offerta formativa qualificata e competitiva. ‘Gli ultimi dati parlano di un aumento di iscrizioni, soprattutto per quel che riguarda i così detti immatricolati puri’. Adesso – prosegue Zara – vogliamo investire nei servizi per gli studenti, per potenziarli,e per farlo serve la collaborazione di tutti. Il sistema di valutazione che riguarda gli atenei italiani serve solo per comprendere se le cose vengono fatte bene, ma allo stato attuale i ricercatori fanno tantissimo con molto poco’.
Uno sguardo, quindi alla situazione statale: ‘l’Italia ha diritto ad un sistema di istruzione superiore più competitivo. Perché lo dico? La popolazione italiana in possesso di una laurea è pari al 23%, a fronte di una media europea che punta al 40%’.
‘Per rialzarci – conclude Zara – investiremo nel mondo del Dottorato oltre 2 milioni euro per i prossimi tre anni. È questa la nostra Terza Missione, superati i 60 anni di vita del nostro ateneo’. Concluso il discorso, si sono susseguiti gli altri interventi, intervallati da momenti musicali curati dal Coro Polifonico dell’Università del Salento.