“Noi abbiamo tanti fisici, geometri, astronomi, poeti, musici, pittori: ma non abbiamo più cittadini”, così apostrofava Jean-Jacques Rousseau ed ancora oggi sembra prioritario favorire la formazione di una coscienza morale e civile per la creazione di un processo di rinascita sociale.
Da qui la realizzazione del progetto “educazione alla cittadinanza attiva” che quest’anno, se possibile, assume ancor più rilievo, considerato il coinvolgimento di diversi dipartimenti dell’Università salentina e molti atenei italiani, impegnati di concerto per sensibilizzare studenti e non, verso la creazione di “laboratori di fiducia sociale” che possano sollecitare (o restituire) la voglia di trasformare con fatica, ma anche con creatività e solidarietà, i contesti territoriali e sociali in cui ciascuno vive, resistendo alla fuga e alla rassegnazione (cfr. Istituto Arrupe).
Si tratta di un ciclo di seminari organizzato in partenariato con l’accademia GESTALT e l’Istituto Italiano di Bioetica, sezione di Roma, che vede coinvolti anche illustri docenti universitari.
Ad aprire il dibattito è un tema fin troppo attuale quanto sentito, ovvero “legalità e giustizia” e sarà tenuto da Don Raffaele Bruno, membro dell’associazione “Libera”, fondata da Don Luigi Ciotti, il quale in una delle sue ultime interviste , aveva dichiarato: “la legalità non deve essere un idolo, né un valore, una copertura o un lasciapassare, ma un mezzo per raggiungere il vero obiettivo che è la giustizia”.
Ed è di questo che si parlerà mercoledì 11 aprile, presso la libreria Palmieri, a Lecce, alle 18.30, un momento di confronto, sollecitato proprio da Don Luigi Ciotti, nella sua ultima visita all’UniSalento un mese fa, un tema caro, non solo ai due esponenti di Libera, ma a tutta la popolazione: diffondere la cultura della legalità, la quale non deve fermarsi all’informazione, ma deve basarsi su azioni.
I seminari itineranti si alterneranno in diversi luoghi della città, da domani fino alla fine di maggio e saranno coordinati dal Professore Franco A. Meschini, docente di Storia della Scienza in Età Moderna, Corso di laurea in Filosofia (Università del Salento).
di Serena Pacella Coluccia