Dalla grafica alla facilità d’uso dei servizi: quando il web fa la differenza

L’impatto di Internet tra commercio e servizi: un nuovo modo di vivere la realtà. Le ricerche di settore consentono di capire quali sono i maggiori comparti di interesse della popolazione

Sempre più spesso sentiamo parlare di ICT, termine che, tradotto, sta a significare “l’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e di informazioni” (fonte: Wikipedia).

Si tratta, in poche parole, del metodo più evoluto che la popolazione – mondiale e nazionale – ha a disposizione per accedere a tutte le necessità della vita di tutti i giorni per mezzo degli strumenti telematici, che siano essi collegati al commercio elettronico oppure ad altre attività quotidiane fondamentali, dall’adesione ai servizi al cittadino fino alle relazioni sociali, le quali ora non possono fare a meno dei vari social network e delle numerose app di messaggistica presenti.

Se è difficile fare un calcolo di quante persone, a livello mondiale e dunque anche nazionale, accedono alla Rete sfruttandone i maggiori vantaggi, vengono in sostegno dei curiosi delle ricerche accreditate provenienti da fonti istituzionali.

Ad esempio, pensando al caso dell’Italia, sono interessanti e significativi i dati rilevati e diffusi dall’ISTAT,  secondo i quali:

  • Nel 2019, in Italia, il 76,1% delle famiglie dispone di un accesso a Internet
  • Il 74,7% delle famiglie accede al web tramite una connessione a banda larga
  • Nel 2019 oltre il 67 per cento della popolazione di 6 anni e oltre ha usato il web, con un incremento dell’attività legata all’uso quotidiano del mezzo
  • Più della metà degli utenti di Internet oltre i 14 anni ha comprato online nel periodo di riferimento, con picchi di attività in determinati periodi

Altre ricerche di settore consentono di capire quali sono i maggiori comparti di interesse della popolazione, i quali trovano sempre più ampia diffusione magari grazie anche all’avanzare delle tecnologie, che pur richiedono un’attenzione rispetto all’utilizzo, specialmente da parte dei giovanissimi.

Dal gioco alle scommesse: anche l’intrattenimento è a portata di web

Secondo alcuni recenti dati pubblicati da AGI e senza considerare l’impatto crescente dei social network, pare infatti che oltre 12 ore al mese siano dedicate dagli utenti italiani – in prevalenza maschi – ai diversi contenuti di intrattenimento proposti dalla Rete.

Va detto anche che i comparti di crescita connessi alla ricerca sono quelli dell’intrattenimento legato al mondo dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età (corrispondenti al 31 per cento del campione considerato nel periodo di riferimento ).

A farla da padrona, rispetto a tale crescita di interesse, sono, oltre ai social, i siti di fruizione di video online nonché quelli legati al mondo dei giochi.

Di certo la grafica e la semplicità di utilizzo del mezzo – talvolta agevolato dalla tecnologia mobile – sono varianti importanti per tale successo.

Si pensi ad esempio anche al seguito crescente delle scommesse virtuali che, come confermano i dati, hanno generato una raccolta di 27,5 milioni di euro soltanto nel mese di gennaio del 2020. Si tratta di un dato che non può non tener conto del fattore web, dato che, come confermano anche i maggiori portali di comparazione a riguardo, i migliori siti di scommesse online al momento disponibili in rete hanno una particolare attenzione verso fattori come grafica, il design e l’usabilità, oltre a tenere conto della sicurezza virtuale e dell’adesione ai principali metodi di pagamento.

 Quando la Rete è al servizio dello smartphone: la nuova ondata delle app di ogni genere

Insomma, l’attenzione del web verso i maggiori fattori che incentivano la navigazione è piuttosto ampia, e ciò riguarda sia il sopracitato campo dell’ intrattenimento che tutte le altre categorie.

Si tratta di un’attitudine che si è inevitabilmente estesa anche al crescente uso delle app da parte degli utenti, confermata da un dato importante, almeno per quanto concerne l’Italia: ogni persona ha in media, nel proprio dispositivo mobile, almeno 80 app.

Le app che gli italiani utilizzano di più possono riguardare i più svariati settori, come la cucina, i viaggi, il divertimento, la messaggistica, gli acquisti, e via dicendo.

Si tratta, del resto, di un fenomeno talmente ampio che ha stimolato anche la nascita di relative classifiche sulle app più scaricate e utilizzate dagli utenti del Belpaese, sui cui primeggiano, almeno per quanto riguarda l’ultimo periodo, alcuni titoli, dal rompicapo “Brain Out” fino a “TikTok”, passando per “Johnny Trigger”.



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