Decisamente una bella esperienza, formativa e di vita, quella vissuta nei giorni scorsi da otto meritevoli studenti di Ingegneria Civile dell’Università del Salento, premiati per la loro costanza e bravura, con un viaggio-studio sulle coste di Bercellona.
Qui, gli otto studenti salentini hanno potuto visitare il laboratorio di ingegneria marittima dell’Università Politecnica della Catalogna (UPC), ospiti presso l’Escola Europea, centro di formazione professionalizzante direttamente connesso con le autorità portuali del porto di Barcellona.
I ragazzi, tutti frequentanti il corso di costruzioni marittime, sono stati accompagnati dal Prof Giuseppe Roberto Tomasicchio, Docente ordinario di Costruzioni marittime e portuali preso l’Università del Salento, nonché Presidente del Consiglio Didattico di Ingegneria Civile, con la collaborazione della rappresentanza studentesca riuscendo ad accedere ai fondi dedicati dell’Università.
Lo sguardo sul CIEM
Prof e studenti sono stati ospitati dalla UPC, sede del canale ciem, lodevole infrastruttura di ricerca nel campo dell’ingegneria marittima. Grazie alle sue caratteristiche speciali (cioè generazione combinata di onde e correnti), il CIEM è un’infrastruttura di ricerca eccezionale (sia nell’UE che a livello mondiale) per esperimenti idraulici controllati nell’ingegneria costiera, portuale e oceanografica, nonché in altri campi come acquicoltura e impianti a energia delle onde.
A fare gli onori di casa sono stati il Prof Agustin Sanchez Arcilla, e il Ricercatore Andrea Marzeddu: grazie a loro, gli universitari dell’Ateneo leccese hanno potuto interfacciarsi con gli esponenti della ricerca dell’ambito costiero in Europa, non precludendosi, così, la grande opportunità di collaborare con tale laboratorio.

Al Porto di Barcellona
Altra tappa significativa è stata quella presso il porto di Barcellona, principale infrastruttura di trasporto e servizi della Catalogna. La sua area di influenza si estende su tutto il bacino del Mediterraneo fino al nord Africa e verso l’interno fino al centro Europa. L’area portuale è la prima, per estensione, in tutto il Mediterraneo e quinto al mondo per numero di crocieristi, con circa 2 milioni di passeggeri annui.
Il porto di Barcellona è collegato con oltre 280 porti in tutto il mondo, attraverso servizi di linea, e con il suo hinterland grazie ad una fitta rete stradale e ferroviaria. Oltre a ciò costituisce una piattaforma privilegiata per il trasbordo di container sulle grandi rotte oceaniche. Dispone di oltre 30 terminal per le merci, 3 dei quali polivalenti e i rimanenti specializzati per i container, caffè, frutta, prodotti deperibili, prodotti forestali, autoveicoli, metalli, rinfuse e idrocarburi.
Insomma, una bella opportunità per i nostri otto che hanno potuto ammirare da vicino una delle realtà commerciali più solide e organizzate del Continente. Con l’Autorità Portuale catalana, collabora strettamente l’Escola Europea, centro di formazione e punto di riferimento per il trasporto intermodale e la logistica in Europa.
Nei tre giorni di visita, infine, gli studenti hanno potuto partecipare anche ad un seminario, tenuto direttamente da Edoardo Rodeo, al fine di estendere e approfondire i problemi portuali e sulle tendenze attuali, l’evoluzione e gli affari del porto di Barcellona.
Una grande opportunità per gli studenti e un grande passo per l’università del Salento che nel corso degli ultimi anni promuove iniziative di supporto alle attività didattiche, offrendo spunti diretti verso il modo del lavoro.