In Liberia arretra, ma l’allarme è ancora altissimo, negli Stati Uniti, è notizia di qualche ora fa, un’infermiera è stata posta in quarantena, in Italia la febbre si è un pochino attenuata, ma l’argomento potrebbe tornare caldissimo da un momento all’altro.
Il virus ebola è stato, senza ombra di dubbio, l’argomento principale di cui si è discusso in tutto il Mondo nell’ultimo mese di ottobre appena trascorso. C’è anche chi, però, ha già preso decisioni drastiche senza ma e senza se, una decisione conforme comunque con gli usi e le consuetudini della storia di quel Paese.
La Corea del Nord non è mai stata troppo morbida, tanto per usare un pallido eufemismo, per tutto ciò che riguarda le leggi in materia di immigrati e, anche se non si è ancora registrato nessun caso di contagio, ha deciso di imporre una quarantena di 21 giorni sotto osservazione medica a tutti gli stranieri residenti nel paese per paura del virus ebola. Da quelle parti avevano già annunciato un bando all'ingresso di turisti, ma ora a riferire la drastica decisione di Pyongyang è il quotidiano di Hong Kong, “South Morning china post”.
L'annuncio è stato diramato alle rappresentanze diplomatiche: “gli stranieri delle aree colpite dall'infezione saranno sottoposti a quarantena in un luogo specifico, mentre gli altri verranno inviati in altri siti, fra cui anche alberghi. Gli staff delle rappresentanze diplomatiche e le organizzazioni internazionali potranno rimanere nelle loro residenza”.