Nella giornata di ieri il musicista Antonio Castrignanò è stato ospite del Centro per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (Dna) del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Lecce, per un incontro, con utenti e operatori, dedicato alla musica come elemento di ascolto, cura, partecipazione e benessere condiviso.
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione rappresentano una delle condizioni di salute mentale più diffuse e in crescita, con particolare impatto tra adolescenti e giovani adulti. In questo contesto, il Centro Dna della ASL Lecce, diretto dalla dott.ssa Caterina Renna, si conferma un punto di riferimento regionale, grazie anche alla “Fed Unit”, il reparto ospedaliero del Vito Fazzi di recente apertura, dedicato ai quadri clinici più severi.
Sono 10 i pazienti finora ricoverati nel reparto e oltre 200 le utenti e gli utenti seguiti nel Centro di Via Miglietta.
Il Centro adotta un approccio innovativo e multidisciplinare che affianca ai trattamenti medico-nutrizionali e psicoterapeutici anche tecniche e terapie espressive, artistiche e culturali, in una prospettiva coerente anche con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul ruolo delle arti nel promuovere salute, qualità della vita e benessere psicologico.
Durante la visita le pazienti e i pazienti coinvolti nel laboratorio di espressione corporea coordinato da Annamaria De Filippi, con la compagnia nata nel Centro di cura “Le Sorelle” hanno accolto il maestro Castrignanò con un breve omaggio performativo, una coreografia originale ispirata a uno dei suoi brani più significativi.
“I disturbi dell’alimentazione richiedono interventi specialistici e complessi, ma anche umanità, presenza costante, strumenti per esprimersi. Le attività culturali ed espressive che qui portiamo avanti, come laboratori di musica, movimento, narrazione, teatro, fotografia, arti visive, non sono un extra: rappresentano una dimensione importante del trattamento e dell’alleanza con le persone in cura. Questa visita si inserisce perfettamente nel nostro approccio integrato e multidisciplinare” ha dichiarato la Responsabile del Centro Dna/Fed Unit Caterina Renna.
“Il Dipartimento di salute mentale promuove da anni un modello terapeutico che integra cura clinica, comunità e cultura. La visita di un artista come Antonio Castrignanò – che ringraziamo per aver accolto con generosità l’invito di pazienti e operatori – valorizza proprio questa visione: apre le porte dei servizi al mondo fuori e costruisce alleanze che rendono la salute mentale un tema condiviso, da non tenere nascosto” ha dichiarato il Direttore del Dsm Serafino De Giorgi.
“La musica si arricchisce di significato quando crea relazione, quanto lenisce e cura, quando permette di camminare insieme, nei momenti di forza e di debolezza, di prendere per mano anche chi, in un periodo della propria vita, si ritrova ad avere un passo diverso. È un piacere per me portare qui il mio ritmo e la mia voce, le mie creazioni, in uno spazio che ogni giorno si adopera per restituire fiducia in se stessi e senso alla vita” ha dichiarato Antonio Castrignanò.
L’iniziativa rientra nel percorso di affermazione delle pratiche di welfare culturale promosse in Asl Lecce e testimonia come la musica e l’arte possano diventare strumenti che rafforzano le competenze relazionali e infondono vitalità nel processo di cura. E sulle cure dei disturbi alimentari la nostra ASL sta lavorando molto. Un dato su tutti: la Fed Unit, il reparto del Fazzi dedicato ai casi più gravi accoglie in modo continuativo pazienti provenienti da tutta la Puglia. Fa specie che mentre si lavorava alacremente per arrivare all’obiettivo, qualcuno abbia preferito screditare il nostro operato addirittura parlando di lavori abusivi. Ora occorre senz’altro guardare avanti, sempre nell’interesse dei pazienti e della tutela della salute pubblica”, ha dichiarato il Direttore Generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
ASL Lecce, intendendo la salute mentale come bene comune, continua a costruire servizi che tengono insieme competenze cliniche, innovazione e inclusione, anche attraverso la cultura.