Poco più di una settimana fa un arzillo 96enne aveva scritto al rettore dell’Università del Salento per manifestare il proprio desiderio di raccontare la sua storia di “marinaio scelto” nel corso del conflitto mondiale e di cittadino alle prese con le difficoltà degli anni post bellici. Quale miglior occasione per raccontare alle giovani generazioni una vita fatta di sacrifici in onore di ideali che oggi sembra siano stati tristemente accantonati in nome dell’egoismo e del consumismo, non soltanto economico ma anche morale.
In queste ore, Vincenzo Zara ha pensato bene di dare una risposta all’anziano di Trepuzzi, il signor Giovanni Prima, ma soprattutto di esprimere la propria intenzione a spalancare le porte dell’Università per l’organizzazione di un evento dedicato a cui tutti vengano invitati a partecipare.
“Tra i compiti dell’Università c’è anche quello della “formazione permanente”, una formazione che continua lungo tutto l’arco della vita – scrive il Magnifico – La sua lunga e varia esperienza potrebbe essere un’interessante testimonianza anche dell’importanza di questo tipo di formazione, oltre che un raccolto singolare e utile per i nostri studenti. Vedremo di organizzare un evento in cui poterla invitare: la contatteremo nuovamente appena possibile”.
La missiva si conclude poi si conclude con un grazie, la gratitudine per una simile proposta che vuole fare meglio e di più per i nostri ragazzi che non sempre hanno la fortuna di ascoltare storie come quella del signor Prima da zii o nonni.
Vuole raccontare l’amore per la propria terra, il signor Prima, l’importanza dei valori di un tempo. E presto potrà farlo.