Al rettorato si discute di Energia, al tavolo anche Tap. Fuori la protesta: l’Università da che parte sta?


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I più importanti esponenti delle aziende che operano nel campo dell’energia si sono dati appuntamento, alle 14.30, al Rettorato dell’Università del Salento, dove era in programma il workshop dal titolo «Sicurezza e tutela ambientale nello sviluppo di progetti energetici». Ma l’evento – voluto da Safe, organizzazione che fornisce consulenza e servizi nei settori energia e ambiente – ha trasformato Piazzetta Tancredi in un nuovo terreno di “scontro” su un tema caldo in questi giorni in cui la Multinazionale svizzera ha ripreso i lavori nel Cantiere di San Basilio.

Nella sala conferenze hanno sfilato, tra gli altri, Gilberto Dialuce – Dirigente Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, Mauro Libè del Ministero dell’Ambiente, Rosanna Fusco di ENI, Paolo Corvaglia di Rina Services [la società specializzata in servizi di verifica, ispezione e certificazione che si è aggiudicata un contratto per l’ispezione delle attività di saldatura di una tratta lunga 487 km del Trans Anatolian Natural Gas Pipeline, il gasdotto che trasporterà il metano dall’Azerbaijan alla Turchia, dove si collegherà con il Trans-adriatico (Tap) per arrivare in Italia] e Michele Mario Elia country manager di TAP, protagonista di una tavola rotonda sul tema «Tecnologie per la sicurezza e la tutela ambientale dei gasdotti».

In strada e sui social la protesta No-Tap. Accanto alla “contestazione” contro la realizzazione dell’opera considerata strategica dal Governo che ha “costretto” a chiudere via Cino al traffico, nel mirino è finita la scelta di svolgere l’evento a porte (quasi chiuse). L’invito, infatti, è personale e riservato solo ad una ristretta lista di personalità ed esperti del settore. In altre parole, l’ingresso sarà consentito esclusivamente previa iscrizione tramite compilazione dell’apposita scheda. Una decisione che ha fatto storcere il naso.

Lorenzo Merola – Portavoce Studenti Indipendenti, Lecce ha affidato il suo pensiero in un lungo comunicato stampa. «Riteniamo inopportuno che nella nostra università venga organizzato un incontro a porte chiuse con la presenza dei maggiori esponenti di TAP. In questo modo, non viene assolutamente favorito il dialogo democratico e costruttivo fra le parti: non è presente una discussione bipartisan tra chi è favorevole e chi è contrario alla TAP, non sussiste uno scambio di idee ed opinioni e soprattutto, non viene portato alla luce in modo chiaro l’esistenza di tale evento».

Secondo il sindacato studentesco favorendo quest’incontro l’Ateneo salentino ha preso una posizione chiara sulla questione: «riteniamo inaccettabile questo modus operandi: siamo da sempre propensi al dialogo costruttivo all’interno dei luoghi di formazione, anche laddove la nostra posizione è contraria, come in questo caso, allo sfruttamento del territorio e delle risorse energetiche che esso presenta tramite opere che deturpano l’ambiente. Ancora più grave per noi è che il nostro Ateneo, sia quest’oggi militarizzato e che l’accesso sia soggetto a disposizioni speciali e perquisizione anche per gli studenti».

«Pretendiamo delle spiegazioni in merito – conclude Merola – vogliamo comprendere perché l’Università non abbia ritenuto opportuno mettere a conoscenza l’intera comunità accademica e la popolazione, il perché di questo modo di operare».

Attimi di tensione in Piazzetta Tancredi

Circa 100 manifestanti, tra No-Tap e anarchici, hanno tentato di sfondare il dispositivo di polizia costringendo gli uomini in divisa ad una “azione di contenimento”. Dal canto loro, i facinorosi hanno risposto lanciando delle uova.

Le dichiarazioni di Trans Adriatic Pipeline

A commento dell’accaduto sono intervenute le dichiarazioni di Tap affidate a una nota stampa: “L’interruzione del convegno organizzato oggi da SAFE nell’Università di Lecce per discutere di ‘Sicurezza e tutela ambientale nello sviluppo di progetti energetici’ è la riprova che chi si oppone aprioristicamente alla realizzazione del progetto TAP non ha alcuna disponibilità né interesse a confrontarsi nel merito e utilizza ogni occasione per puri obiettivi di propaganda urlata delle proprie posizioni. Un fatto tanto più triste perché avvenuto nel luogo deputato al sapere e alla formazione nel libero confronto delle opinioni. TAP continuerà ad impegnarsi per garantire la massima trasparenza sulle caratteristiche tecniche e ambientali del progetto”.