Al via il XXXV Congresso Nazionale Forense. Arrivano i saluti del Presidente Mattarella

Dopo i saluti delle autorità, le relazioni di apertura e tre tavole rotonde. La manifestazione terminerà sabato con la proclamazione dei componenti dell’Organismo Congressuale Forense.

Prendono il via i lavori del XXXV Congresso Nazionale Forense in programma a Lecce sino a sabato 8 ottobre. Nella mattinata odierna, presso il Teatro Politeama Greco (in collegamento con il Teatro Apollo), la presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, ha aperto l’incontro leggendo la lettera di saluto inviata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha messo in evidenza: «Il ruolo dei Consigli dell’Ordine nella tutela dei diritti e nell’affermazione della legalità per continuare a garantire, accanto ad un elevato livello di preparazione, anche il rigoroso rispetto del codice Deontologico».

I saluti delle autorità

In seguito, ci sono stati i saluti delle autorità. Ha preso la parola il sindaco Carlo Salvemini, che ha sottolineato come: «La città di Lecce ospita di nuovo il Congresso a distanza di 43 anni».

Poi è stata la volta di Antonio De Mauro, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce che ha messo in evidenza: «La sostenibilità dello sviluppo è il tema che affronteremo in questi giorni, sostenibilità normativa soprattutto in un periodo di grandi riforme economiche e professionali». Ha preso la parola anche Stefano Pio Foglia, presidente dell’Unione Regionale delle Curie della Puglia il quale ha sottolineato che si tratta di un Congresso anomalo: «Perché la politica non c’è, non c’è il Ministro, non c’è il governo». E poi l’onorevole David Ermini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha richiamato: «A una collaborazione nei mesi a venire pragmatica, realista e dialogante tra tutti gli attori della giurisdizione, in primis avvocati e magistrati». Invece Pietro Curzio, primo Presidente della Corte di Cassazione ha sottolineato che: «Le risorse normative, i cambiamenti complessi delle norme hanno bisogno di attuazione e quella dell’attuazione è la fase più difficile ed è la fase che stiamo vivendo in questi giorni». Nel corso del suo intervento, invece, l’onorevole Francesco Paolo Sisto, sottosegretario di Stato alla Giustizia ha specificato come: «Avvocatura, magistratura e politica devono essere sinergiche per raggiungere traguardi che non possono più vedere conflittualità». Infine, Luigi Salvato, procuratore Generale della Corte di Cassazione ha affermato: «L’Avvocatura non è solo una professione, è un’istituzione essenziale dell’ordine politico e sociale».

Le relazioni di apertura

A seguire vi sono state le relazioni di apertura degli avvocati: Maria Masi, presidente del Consiglio Nazionale Forense; Sergio Paparo, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense; Valter Militi, presidente di Cassa Forense. I temi trattati sono stati: “Giustizia, la sfida dell’avvocatura: identità, modernità e dialogo a tutto campo per riforme efficaci” e “Riaffermare il ruolo delle avvocate e degli avvocati per il rispetto dei diritti”.

Le tavole rotonde

Nel pomeriggio di oggi, si sono tenute al Grand Hotel Tiziano, tre tavole rotonde: ‘L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione’, moderata dal giornalista Isidoro Trovato de Il Corriere della Sera; ‘Giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo”. Il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nella tendenziale automazione della decisione giudiziaria’, moderata dal condirettore Marino Longoni di ItaliaOggi; ‘Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali’, moderata dal direttore de Il Dubbio, Davide Varì.

Il congresso continuerà nella giornata di domani con altre sessioni di lavoro e terminerà sabato con la proclamazione dei componenti dell’Organismo Congressuale Forense.



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