
Il coronavirus che ha travolto e stravolto la vita di tutti, colpisce due volte la Puglia amplificando tutte le problematiche legate alla Xylella, che già da sola ha devastato l’economia agricola del Salento.
Sono stati, infatti, sospesi i monitoraggi che potrebbero riprendere solo a maggio. Nel frattempo, le 704 piante risultate infette non vengono eradicate perché alcuni contratti sarebbero scaduti. Con il personale dell’ARIF in cassaintegrazione, la Regione Puglia starebbe valutando di ricorrere a imprese private per procedere in questa attività ma, ovviamente, l’attuale emergenza sanitaria renderà più difficile qualsiasi iniziativa.
E in questa fase, estremamente delicata, arrivano anche le dimissioni del Sub Commissario ARIF, Salvatore Piconese.
Preoccupati per questa situazione, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e il capogruppo Zullo che hanno precisato “come appaia incomprensibile che la Regione Puglia sospenda i monitoraggi sulla Xylella” Una decisione che, sottolineano i consiglieri regionali, non possono condividere.
Continua l’avanzata della Xylella
La Xylella è un’epidemia che sta progressivamente interessando la Puglia da almeno 7 anni e la mancata attuazione del Piano Silletti fa in modo che non si fermi davanti al coronavirus ed inesorabilmente continui ad avanzare verso Nord, specie in questo periodo primaverile. In quest’ultimo mese sono state individuate ben 426 nuove piante positive al batterio.
Ciò che più si teme è che l’agricoltura pugliese, che già soffriva profondamente dell’assenza di un assessore a tempo pieno, ora rischi il default con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, totalmente impegnato sul fronte coronavirus in qualità anche di assessore alla Sanità, oltre che all’agricoltura.
Probabilmente occorrerebbe ricordare ai proprietari, piccoli e grandi, che hanno l’obbligo di condurre gli impianti olivicoli nel rispetto delle buone pratiche agricole effettuando le potature e procedendo a tutte quelle attività meccaniche preventive (ad iniziare dalle lavorazioni superficiali del terreno), onde evitare che la sputacchina contagi altri alberi e in considerazione che chi non adempie a tali prescrizioni rischia sanzioni amministrative e penali.
La rinuncia del Sub Commissario ARIF, Piconese
Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano la Chiesa, dunque, lascia l’incarico di Sub Commissario di ARIF affidatogli solo un paio di settimane fa da Michele Emiliano.
“In un momento fatto di rinunce – ha dichiarato Piconese – ho deciso di rinunciare all’incarico di Sub Commissario regionale all’ARIF perché non me la sento di lasciare, nemmeno per un minuto, i miei concittadini. In questi lunghi e interminabili giorni, il dovere morale, civile e politico mi porta a rimanere fra la mia gente, alla quale devo continuare a dare tutto me stesso (giorno e notte) in questo periodo di grave emergenza sanitaria”.
Forse il Piano Silletti, ad oggi disatteso, avrebbe consentito di raccontare un’altra storia. L’auspicio è che alla crisi economica che la Puglia insieme all’Italia intera si appresterà ad affrontare, si metta un argine all’emergenza del comparto agricolo che renderebbe tutto più complicato per tanti pugliesi.