Ztl, il pasticcio tutto leccese delle multe ai cittadini


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Attraversare il centro storico di Lecce in auto, ormai, è diventata una missione impossibile a tutti gli effetti. Smog o no, il Comune sembra averci preso la mano e continua a far pervenire multe nelle case dei cittadini, anche a coloro in possesso di una serie di pass che permetterebbero la circolazione nel cuore della  città, perché residenti o disabili. E così i varchi elettronici nelle ZTL (Zone a Traffico Limitato) sono i nemici più acerrimi, inevitabili da scampare e sempre pronti a segnalare ogni tipo di effrazione. Una trappola per gli automobilisti, quindi, specie se i sistemi dell’amministrazione che le hanno installate non sono poi così precisi nei procedimenti e nei sistemi di rilevazione e fanno cassa con i proventi derivanti dai verbali contestati.

Un primato molto triste quello di Lecce nel quale la cartellonistica non sarebbe conforme alle norme del Codice della strada e del relativo regolamento di attuazione presentando, sul segnale installato all’ingresso, fasce adesive di colore diverso rispetto all’originale che inevitabilmente fuorviano gli automobilisti meno attenti e disabili costretti a fare ricorso appena arriva la multa, perché viene sempre contestata l’impossibilità di fare ricorso al sistema amministrativo dell'autotutela nell'annullamento delle infrazioni al Codice della Strada.

A volte solo un minuto fa la differenza. Ingiustizia? Forse, ma soprattutto, proprio perché i sistemi hanno un timer infinitesimale, possono capitare casi pressoché strani e che fanno pensare alla disattenzione comunale ad inviare le notifiche di multa con tanto di errori grossolani. La giornata di ieri, infatti, ha segnato uno dei casi più emblematici per descrivere tali sviste. Un automobilista disabile  in possesso di apposito pass per invalidi, in corso di validità, si è visto giungere a casa ben sei verbali dello stesso tipo, tra i quali due di essi erano esattamente uguali, riportanti lo stesso numero di verbale con la stessa violazione, ma spedita per ben due volte.

Gaffe o no, non si può permettere che la Polizia Municipale compia errori di questo genere. Il cittadino ha rischiato di pagare due volte la stessa multa, se non fosse per l'accortezza dei collaboratori dello “Sportello dei Diritti” cui si era rivolto, è stata evitata. Come è possibile che succedano, nel 2014, ancora queste disavventure che possono giocare danni seri ai cittadini?

Chiudere il centro storico definitivamente alle auto diventa una soluzione estrema, e pur di non arrivare a questo per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non resta che invitare l'amministrazione comunale di Lecce ed il Comando di Polizia Municipale a prestare maggiore attenzione nella obiezione delle infrazioni per non continuare a fare le gaffe che siamo soliti portare all'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto per tutelare ulteriormente gli automobilisti e i loro mezzi di trasporto.