Stamperia di banconote falso? 29enne condannato a 2 anni e 8 mesi


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Termina con la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione, più 800 euro di multa, il processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) a carico di S. G. A., il 29enne di Casarano accusato di aver trasformato la propria abitazione in una stamperia clandestina per la produzione e il traffico di banconote contraffatte.

La condanna è stata inflitta nelle scorse ore dal gup Stefano Sala.

S.G.A. venne arrestato e condotto in carcere nel giugno dello scorso anno, a seguito di ordinanza del gip Anna Paola Capano. Un mese dopo, il 29enne ottenne i domiciliari.

L’indagine, condotta dal dicembre 2022 fino a febbraio 2024, dai carabinieri della sezione criptovalute del comando antifalsificazione monetaria, coadiuvati dai colleghi del comando provinciale di Lecce, con il supporto di Europol e coordinata dal pm Maria Grazia Anastasia, ha tratto origine dal continuo monitoraggio dei canali Telegram. Gli accertamenti investigativi hanno portato ad individuare l’uomo, che gestiva una stamperia clandestina per la produzione di banconote contraffatte con tagli da 5, 10, 20, 50 e 100 euro. La “tipografia” gli avrebbe consentito  di produrre una notevole quantità di denaro falso che veniva distribuito, attraverso spedizioni in Italia e all’estero, con un volume di affari, per oltre 60mila euro.

In particolare, è emerso che gli acquirenti, dopo aver pagato in Bitcoin o tramite Paypal, per un corrispettivo corrispondente al 10% circa del valore nominale, ricevevano plichi postali, spediti tramite corriere.

Gli accertamenti hanno complessivamente consentito di individuare numerose spedizioni verso l’Italia e altri Paesi dell’Unione Europea, quali Francia, Spagna, Germania, Austria e Lussemburgo.

L’imputato, difeso dall’avvocato Mario Coppola, potrà fare ricorso in appello.