Un manifesto funebre per ricordare il boss ‘scomparso’. Era stato commissionato dalla famiglia


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Con non poca “sorpresa” i carabinieri della stazione di Surbo, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato un furgone con un pannello pubblicitario su cui era “raffigurata” la foto di un boss della Sacra Corona Unita.

Lo scatto era stato “commissionato” per ricordare la scomparsa dell’uomo, considerato uno dei capi storici della criminalità organizzata locale.

A distanza di un anno dalla morte, i famigliari del boss di Surbo, condannato all’ergastolo e deceduto nel carcere di L’Aquila nel 2016, hanno scelto di fare questo gesto “singolare”.

I fatti

La pattuglia dei carabinieri, in servizio per prevenire e reprimere i reati, non hanno potuto fare a meno di notare un furgone Iveco, con un pannello pubblicitario – delle dimensioni di due metri e mezzo per cinque – su cui era raffigurata l’immagine del boss. Ad accompagnare lo scatto frasi commemorative per il primo anniversario della morte dell’uomo, scomparso mentre si trovava recluso nel carcere abruzzese.

Gli accertamenti

Il controllo ha permesso di rintracciare il proprietario del mezzo, incaricato di esporre il manifesto dai familiari del boss, che ha proceduto sia alla rimozione del mezzo che del ‘cartellone’.

L’Autorità Giudiziaria è stata informata dai carabinieri della Stazione di Surbo che indagano insieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile.