​33enne in rianimazione dopo la caduta dal gommone, trovate tracce di alcool e cocaina nel sangue dell’amico al timone


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L’incidente nelle acque di Torre Lapillo, a Porto Cesareo, poi la folle corsa al Pronto soccorso del ‘Vito Fazzi’ di Lecce per non perdere tempo prezioso. La giornata al mare, alle prime luci del mattino, si è trasformata in un dramma per A.T. (queste le sue iniziali), un 33enne di Monteroni rimasto gravemente ferito dopo essere caduto dal gommone su cui si trovava insieme agli amici. Se sia scivolato accidentalmente o se sia stato sbalzato in mare dopo che l’imbarcazione a causa di una manovra azzardata ha urtato contro un vecchio molo (ipotesi più accreditata dopo la ricostruzione dell’accaduto) sarà stabilito dalle indagini. Fatto è che il 33enne è stato ‘travolto’ dall’elica che gli ha provocato serie ferite, soprattutto alla schiena.
  
Sono stati gli amici a lanciare l’allarme, chiamando il 118. Per il malcapitato è partita la corsa a bordo di un’ambulanza verso nosocomio salentino, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza. È ancora ricoverato nel Reparto di Rianimazione e anche se non rischia, per fortuna, la vita le sue condizioni restano serie.
  
Nel frattempo, gli accertamenti sono andati avanti e l’amico al timone è finito nei guai. M.A. 36enne di Porto Cesareo che guidava il fuoribordo – risultato positivo ad alcool e cocaina – è stato indagato dal Pubblico Ministero di turno, Roberta Licci con l’accusa di lesioni personali gravissime aggravate dall'uso di sostanze stupefacenti e alcool.
  
Il gommone è stato sequestrato, così come la patente nautica. Non è escluso che per ricostruire la dinamica dell’accaduto gli inquirenti acquisiscano le riprese delle telecamere di videosorveglianza della riserva naturale della marina.