Il giro di vite posto in essere con l’operazione convenzionalmente denominata “Baia Sicura” – ad opera dei Carabinieri salentini – sta consentendo di ottenere risultati positivi in termini di repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, specialmente tra i più giovani. In particolare, il servizio di Polizia Giudiziaria in questione è caratterizzato da una massiccia intensificazione dei controlli nelle località costiere, tra le quali proprio Baia Verde, cuore della movida salentina. L’azione sul campo dei militari della Compagnia Carabinieri di Gallipoli, sia in abiti e vetture simulati, sia con pattuglie con colori d’istituto è stata adottata soprattutto per una finalità più squisitamente preventive.
Proprio durante questi servizi, tra quel crogiuolo di viuzze controllate nella notte tra il 16 e 17 agosto, neanche 48 ore dopo dagli arresti di ferragosto, due distinte pattuglie dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri della Città Bella hanno sorpreso due soggetti extracomunitari, entrambi 22enni, mentre spacciavano marijuana ad altri due individui (questi ultimi sono solo stati segnalati alla competente Prefettura per utilizzo personale di sostanza stupefacente). I due ragazzi extracomunitari, a seguito di perquisizione personale, sono stati trovati in possesso rispettivamente di 4 grammi suddivisi in tre involucri e cinque grammi, già suddivisi in quattro dosi in cellophane pronti per la cessione. Inoltre sono stati rinvenuti 205 euro in banconote di vario taglio quale presunto provento dell’attività di spaccio. Entrambi, arrestati in flagranza di reato, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione del PM di Turno – Dott. Antonio Negro.
Ad Alezio, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di due persone, entrambe campane, perché sorprese nel tentativo di “spacciare” presso diversi esercizi commerciali ben 15 banconote da 20 euro, per un totale di 300 euro, tutte con lo stesso numero di serie e quindi palesemente fasulle.
Le banconote sono state pertanto sottoposte a sequestro penale, mentre i due individui sono stati anch’essi associati presso l’Istituto Carcerario di Borgo San Nicola.