Il gip Alcide Maritati ha convalidato l’arresto di Valentina Piccinonno, con l’accusa di evasione e disposto il carcere, aggravando pertanto la misura cautelare.
La Piccinonno non rimarra più ristretta all’interno della casa di cura di Turi; la pregiudicata 33enne, assistita dall’avvocato Ladislao Massari, ha dichiarato di essersi data alla fuga perché non voleva più restare in comunità.
La fuga della donna, condannata a 16 anni per aver derubato ed ucciso Salvatore Maggi, era durata non più di 24 ore: a seguito dell’evasione dalla casa di cura, infatti, era stata arrestata dai Carabinieri di Specchia.
L’accusa che l’ha costretta in carcere per il reato primigenio è quella di omicidio volontario a scopo di rapina; oggi, tuttavia, il suo curriculum criminoso si intensifica dopo la fuga dalla casa di riposo a bordo dell’auto di un egiziano che l’aveva accompagnata al Capo di Leuca.
Fermata dei Carabinieri presso una stazione di rifornimento di Specchia, la donna fu immediatamente arrestata.
Oggi, il gip Maritati ha convalidato il fermo che conferma l'inasprimento della sua pena.