Una tranquilla serata in compagnia dei ‘compagni di avventura’ si è trasformata in un incubo a occhi aperti per una studentessa svedese, a Lecce da alcuni mesi grazie al Progetto Erasmus. La ragazza, poco più che ventenne, era uscita insieme agli amici per fare una passeggiata nel centro storico di Lecce, quando due senegalesi si sono avvicinati al gruppo e, con fare apparentemente gentile, hanno iniziato una tranquilla chiacchierata in francese. Il tempo è trascorso così, fino alle 3.30 quando la ragazza ha salutato la compagnia e si è diretta a piedi verso casa, da sola.
Durante il tragitto, in via Francesco Rubichi, improvvisamente è stata avvicinata da uno dei due stranieri che le ha chiesto ospitalità: «Posso venire a dormire da te? Non ho un posto dove andare e non ho denaro con me» le avrebbe chiesto l’africano, mostrandole il portafoglio vuoto e promettendole che sarebbe andato via alle prime luci dell’alba, ma la ragazza – spaventata – ha cercato in tutti i modi di respingerlo. È stato in quel momento che l'uomo l'ha spinta contro il muro e dopo averla baciata per due volte, ha iniziato a palpeggiarla nelle parti intime.
Nonostante fosse paralizzata dalla paura, la poveretta è riuscita a sottrarsi dalle grinfie del suo ‘aggressore’ e a chiedere aiuto, telefonando ad un amico che senza perdere tempo ha chiamato la polizia. Prima di scappare via per le strade del centro storico, il giovane non contento l’ha ‘minacciata’ di non urlare e soprattutto di non raccontare a nessuno dell’accaduto. Pochi minuti dopo, sul posto è giunta una volante della Polizia che ha raccolto la drammatica testimonianza della studentessa. La 20enne, in lacrime e sotto shock, è riuscita a fornire una accurata descrizione dello straniero. Identikit diffuso immediatamente ai colleghi via radio.
Grazie alla ‘descrizione’ il senegalese è stato rintracciato poco dopo, da un’altra volante, che lo ha beccato in via Fazzi, non lontano dal luogo del ‘crimine’. Si tratta di Lamine Gueye, 19enne tra l’altro irregolare sul territorio italiano perché il suo permesso di soggiorno è scaduto nel 2015. Ad incastrarlo, anche alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso alle 3.49 un giovane di colore che indossava i jeans, una maglietta chiara e scarpe da ginnastica che percorreva la strada di corsa. Venti minuti prima l’occhio elettronico aveva ripreso la ragazza – vittima della violenza – che camminava nella stessa direzione.
Accompagnato in Questura, per le formalità di rito, è stato riconosciuto dalla ventenne che ha sporto denuncia.
Per Gueye si sono aperte le porte del Carcere di Lecce con l’accusa di violenza sessuale.