Maltrattamenti reitarati ai danni della moglie, lesioni fisiche procurate e comprovate sul corpo della donna ed un atteggiamento giudicato troppo aggressivo: è quanto ha costretto in carcere un tunisino di 37 anni, Arfaoui Sahbi.
La scorsa notte, infatti, i Carabinieri della stazione di Racale, hanno arrestato l’uomo in capo al quale già pendeva un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva, emessa nel mese di luglio dal Tribunale di Lecce – sezione Penale.
Il trentasettenne , negli ultimi mesi, aveva reiterato diverse aggressioni fisiche e verbali ai danni della moglie, l’ultima proprio il 5 giugno scorso: in quell’occasionela donna aveva infatti riportato lesioni giudicate dai sanitari guaribili in 10 giorni.
L’Autorità Giudiziaria ha così emesso il provvedimento all’esito della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di “maltrattamenti in famiglia”, nonché dell’esigenza cautelare ritenuta necessaria: si tratterebbe del pericolo di reiterazione del reato e della possibilità di fuga dal territorio nazionale. L’arrestato, a seguito delle operazioni di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
Contestualmente a questa operazione, un ulteriore arresto è stato compiuto dai Carabinieri per dare esecuzione ad un’altra ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dalla Sezione Penale della Corte di Appello di Bari, nei confronti di E.O., libanese classe 99. Il provvedimento è scattato poiché lo stesso, benché affidato dal Tribunale dei Minorenni di Bari alla Comunità “Crisalide” di Felline di Alliste, il 6 agosto scorso, a seguito di un litigio con un altro ospite della struttura, ha tentato di utilizzare un bastone in ferro per colpirlo.
L’autorità Giudiziaria, tenuto conto dell’inadeguatezza della misura in atto, al fine di prevenire il pericolo di reiterazione di reato, ha emesso il provvedimento di custodia cautelare presso l’stituto penale minorile di Bari, dove il ragazzo è stato condotto.