​Non entrano a scuola o lasciano i fogli in bianco, gli studenti salentini boicottano le prove Invalsi


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Esattamente come era stato annunciato, sono stati tanti, tantissimi gli studenti salentini che hanno aderito alla giornata di mobilitazione nazionale contro i test invalsi, fissata il 9 maggio. Come si legge in un comunicato a firma dell’unione degli studenti di Lecce le prove sono state disertate sia nel capoluogo barocco –  dall’Olivetti al Siciliani, passando per il Fermi, Deledda, Galilei, Costa – sia dalle scuole di Nardò (Vanoni, Moccia, Medi, Galileo Galilei) e dal Vespucci di Gallipoli. Molti hanno deciso di non entrare a scuola, altri di lasciare in bianco i fogli dei ‘temuti’ test di comprensione e ragionamento, che non sono stati mai ben digeriti dai ragazzi e anche da una buona fetta dei loro insegnanti.
 
«Nonostante il maltempo che ci ha impedito di svolgere come previsto un evento di dibattito, socialità e aggregazione presso il parco Belloluogo – si legge – abbiamo organizzato un’assemblea pubblica discutendo sulle prove Invalsi, delle deleghe della Buona Scuola e sulle varie problematiche legate alternanza scuola-lavoro».
 
Insomma, Unione degli studenti Lecce ritiene che il “modello” sia dannoso tanto per la didattica quanto per la valutazione, propinando un sistema competitivo, antidemocratico e nozionistico. ma il rito, che si ripete con la formula attuale dal 2009 quest’anno coinvolgerà quasi due milioni di studenti. Senza contare che dall’anno scolastico 2018/2019, però, le prove Invalsi diventeranno determinanti per l’accesso all’esame di Stato.
  
Non solo, per raccogliere qualunque segnalazione e tendere una mano agli studenti Uds – Lecce ha anche attivato uno sportello SOS, nelle scuole o in alternativa sulla pagina facebook ufficiale.