​Passa con il rosso per sfuggire al controllo, trovato con la cocaina il 28enne gambizzato a Nardò


Condividi su

Guai per Giovanni Calignano, il 28enne balzato sulle prime pagine dei giornali locali dopo l’agguato avvenuto a pochi passi dal centro storico di Nardò. Il giovane – che fu raggiunto da tre colpi di arma da fuoco perché aveva difeso un commerciante vittima di un tentativo di estorsione – è finito ai domiciliari perché ‘pizzicato’ con più di 8 grammi di cocaina, suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, il materiale necessario al confezionamento e 700 euro in contanti.
  
Come disposto dal Gip, Antonia Martalò non dovrà allontanarsi dalla sua abitazione senza autorizzazione né intrattenere rapporti personali e telefonici con persone diverse dal suo nucleo familiare per un episodio accaduto a fine giugno.
  
Questi i fatti. Una pattuglia dei carabinieri di Nardò non ha potuto fare a meno di notare lo ‘strano’ comportamento di una Fiat 500 nera che, apparentemente senza motivo, non ha rispettato il semaforo rosso. Alla guida c’era Calignano che, probabilmente per sfuggire al controllo, aveva premuto il piede sull’acceleratore noncurante che, così facendo, metteva in serio pericolo i pedoni. Ne è nato un inseguimento a folle velocità e alla fine la 500, imboccando strade contromano, è riuscita a far perdere le tracce.
  
Il 28enne era convinto di averla fatta franca, ma quando è tornato a casa a bordo di un’altra macchina ha trovato ad attenderlo gli uomini in divisa. Non si è arreso, però. Tant’è che ha provato a fuggire a piedi nelle campagne e a disfarsi durante la “corsa” di alcuni ‘involucri’ contenenti cocaina e di un pacchetto di sigarette, dove erano state arrotolate 700 euro, ma è stato inutile.
  
Il rastrellamento dei militari, nella zona, ha permesso di rinvenire una busta di cellophane simile a quella usata per confezionare le dosi e della cocaina sparsa per terra.
 
Calignano, come detto, è finito ai domiciliari. Risponde dell’accusa di resistenza a pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Assistito dagli avvocati Massimo Muci e Elvia Belmonte risponderà alle domande del giudice durante l’interrogatorio di garanzia di domani.