​Pesca proibita di ricci: la Guardia Costiera sequestra 1000 esemplari a Porto Cesareo


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Il periodo non sembrerebbe quello più adatto, ma l’avvicinamento delle festività natalizie rende necessario intensificare i controlli in mare da parte della Capitaneria di Porto. I militari della Guardia Costiera di Gallipoli eseguito nelle ultime ore dato il via ad alcune attività di monitoraggio di tutto il vasto perimetro dell’area marina protetta di Porto Cesareo sia via mare, attraverso l’impiego di motovedette dedicate alla tutela del delicato habitat naturale, che mediante servizi di controllo via terra.
 
I risultati? La Capitaneria, insieme della Polizia del Commissariato di Nardò e ai Carabinieri della stazione di Porto Cesareo, ha individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria tre persone responsabili di diverse violazioni della legge quadro sulle aree marine protette.
 
In particolare, sono stati colti in flagranza di reato alcuni soggetti intenti nell’asportazione non autorizzata di diverse specie marine che hanno condotto al sequestro di attrezzature subacquee, quali bombole ed autorespiratori nonché circa mille esemplari di ricci, ostriche e limoni di mare che sono stati restituiti al loro ambiente naturale in quanto rinvenuti ancora vivi visti gli immediati interventi del personale operante.
 
“Con molta probabilità – scrive in una nota la Guardia Costiera – per gli ingenti quantitativi sequestrati, tali specie ittiche avrebbero alimentato la vendita, in nero, al dettaglio, prive anche delle necessarie certificazioni di edibilità del prodotto da parte dei competenti organismi sanitari”.