Doppia operazione quella portata a termine da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico sul territorio salentino e che ha portato all’individuazione di una discarica abusiva e di sistema di scarioco privo di qualsivoglia prescrizione.
Il primo intervento si è registrato a Miggiano dove, a seguito della segnalazione pervenuta da un privato cittadino, i militari hanno effettuato un controllo ambientale all’interno del giardino di una residenza socio sanitaria per anziani. Qui hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza una vasca interrata, individuata per la presenza di un tombino, all’interno della quale erano stati riversati ingenti quantitativi di rifiuti, tra cui inerti da demolizione, sfalci di potatura ed altri scarti allo stato non identificabili.
Non si sa al momento che tipo di rifiuti siano stati interrati: sarà per questo necessario scavare per verificare esattamente cosa ci sia lì sotto. Al vaglio dei Carabinieri, inoltre, le posizioni dei tre amministratori della struttura che si sono succeduti nel corso del tempo per verificare a chi attribuire la responsabilità delle attività di gestione illecita di rifiuti speciali e di esercizio di discarica abusiva, ipotesi di reato per le quali si sta procedendo.
A Galatina, invece, i militari del Noe hanno proceduto su delega da parte della Procura di Lecce all’interno di un’azienda agricola. Anche qui si è reso necessario un sequestro preventivo d’urgenza per via della presenza di uno scarico, un sistema di sub-irrigazione e un terreno di circa diecimila metri quadrati, utilizzati, in assenza delle previste autorizzazioni, per convogliare i reflui di lavaggio delle attrezzature dell’azienda (che produce anche formaggi e latticini), nonché le acque utilizzate per la pulizia dei piazzali, farli decantare e successivamente disperdere per sub-irrigazione sul terreno agricolo.
Al termine delle procedure di controllo ambientale, il titolare dell’azienda è stato segnalato alla Procura con l’accusa di aver realizzato uno scarico di reflui in assenza di titolo autorizzativo. Il totale del valore dei beni sottoposti a sequestro si aggira attorno alle 100mila euro.