Quando la notizia della morte inaspettata di un noto imprenditore ha cominciato a diffondersi in paese, la comunità di Veglie è rimasta letteralmente sconvolta e ammutolita. Non solo perché Gianfranco Nicolaci, titolare dell’agriturismo “La Duchessa” era molto conosciuto in paese, ma anche per le modalità con cui, sabato pomeriggio, ha deciso di togliersi la vita a soli 42anni.
L’uomo ha scelto di compiere forse il gesto più estremo, impiccandosi. Sono stati alcuni familiari a fare la drammatica scoperta: lo hanno trovato con un filo elettrico stretto intorno al collo nel garage della sua abitazione, quando non c’era più nulla da fare. Il suo cuore aveva cessato di battere, così come hanno appurato anche i sanitari del 118, giunti sul luogo della tragedia, a cui non è rimasto altro da fare se non constatarne il decesso.
Nessuno avrebbe potuto immaginare le intenzioni di Gianfranco Nicolaci. Con il senno di poi, il post pubblicato sulla sua pagina facebook il 14 giugno sembra avere un senso e un peso diverso. Nell’ipotetico dialogo in romanesco tra Gesù e Papa Francesco, il primo afferma che di fronte ad un suicidio non bisogna condannare, ma restare in silenzio. «Il suicidio non è tuo France’, è de chi se suicida. Dopo la morte non se condanna, se sta zitti. Lo sanno tutti tranne voi».
E ammutolito è rimasto chiunque abbia avuto modo di conoscere l’imprenditore. Il suo uliveto, in contrata la Duchessa, era diventato il luogo simbolo della battaglia del Popolo degli ulivi contro gli abbattimenti imposti dal Piano Silletti.
Stando a quanto trapelato, il 42enne avrebbe lasciato due biglietti in cui ha spiegato nero su bianco il perché di questa scelta. Circostanza questa che non lascia dubbi sulla sua morte.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina che hanno effettuato tutti i rilievi del caso. Il corpo di Nicolaci, che lascia la moglie e due figli, è stato trasferito presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce così come disposto dal Pubblico Ministero di turno, la dottoressa Francesca Miglietta.