78enne muore nel reparto di chirurgia generale del ‘Fazzi’, indagati sette medici. Un atto dovuto in vista dell’autopsia


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Sarà eseguita lunedì mattina l’autopsia sul corpo di Antonio Nutricati Briganti, il 78enne morto nel reparto di chirurgia generale dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce ad inizio settimana. Toccherà al medico legale, Roberto Vaglio, tentare di scoprire quali siano state le reali cause del decesso dell’anziano.
 
Una morte ‘inspiegabile’per i familiari convinti che l’uomo non abbia ricevuto le cure necessarie durante il ricovero.  Mossi da questa “sicurezza”, i parenti si sono presentati al posto fisso di Polizia per raccontare l’accaduto agli uomini in divisa. Presentata la denuncia, la Procura ha aperto un’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo a carico di ignoti. E così la macchina investigativa si è messa in moto per accertare eventuali responsabilità.  
 
Le cartelle cliniche sono state acquisite, il personale medico che si è occupato del 78enne è stato identificato e, oggi, sette medici del nosocomio salentino sono finiti nel registro degli indagati. Si tratta, occorre ricordarlo, soltanto di un atto dovuto in vista dell’autopsia, per consentire così alle parti in causa di nominare un proprio consulente.  
 
La salma dell’anziano, residente a Lecce, si trova, al momento, nella camera mortuaria del ‘Vito Fazzi’. Sarà restituita alla famiglia soltanto dopo l'esame medio-legale che, come detto, verrà svolto lunedì da Vaglio che ha ricevuto l'incarico dal pubblico ministero, Donatina Buffelli, titolare del fascicolo.
 
Solo allora si potranno svolgere regolarmente i funerali. Prima dell’ultimo saluto all'anziano, si spera che possa essere fatta luce sul suo decesso, così come chiesto dai parenti che stanno cercando di scoprire la verità sull'inspiegabile scomparsa del proprio compianto.