Come una scheggia impazzita, ieri sera un 17enne ha seminato il panico nel traffico leccese, tra il centro storico e la periferia.
Tutto ha inizio quando una volante, all’incrocio con via Augusto Imperatore, nota sopraggiungere un motociclo di colore rosso ad alta velocità che, incurante della zona pedonale e della presenza di tante persone che passeggiavano per le vie cittadine, prosegue per via Rubichi e continua per via Leonardo Prato fino a via Palmieri.
Subito il motociclo viene seguito dagli operatori. La corsa prosegue fino a porta Napoli dove viene perso di vista in via Adua. Proseguendo in direzione Obelisco, la volante intercetta nuovamente il ciclomotore che giungeva da viale dell’Università e che procedeva in direzione via Calasso.
Al conducente viene intimato l’alt con paletta e segnalatore luminoso, ma nulla: il giovane prosegue nella fuga.
Alla rotonda di piazza Bastioni, il fuggitivo urta un’autovettura Fiat Punto parcheggiata senza perdere il controllo della moto, ma proseguendo per viale Ugo Foscolo, violando più volte i semafori che proiettavano luce rossa e mettendo a serio rischio la circolazione.
Da qui la corsa procede fino alla rotonda di viale Giovanni Paolo II dove un’altra autovettura di colore scuro del tipo Station Wago è stata tamponata.
Arrivato in via Cesare Battisti il giovane trova un’ autovettura che impediva la fuga e così per evitarla il motociclo va a sbattere su una moto, parcheggiata sul marciapiede, danneggiandola.
Finalmente la corsa termina con la moto caduta rovinosamente sul marciapiede e il conducente che si rialza ma tenta nuovamente di scappare con il casco addosso. Questa volta, viene bloccato e nonostante tutto il ragazzo inveisce contro gli agenti.
Da successivi accertamenti viene appurato che la moto era del cugino del fermato, il quale non dà spiegazioni sul motivo della fuga. Sul posto il 118 per le cure del caso e vista la minore età del ragazzo vengono contattati subito i genitori. Il ragazzo viene condotto in ospedale per gli accertamenti di natura tossicologica che hanno dato esito negativo e per la medicazione delle escoriazioni riportate durante la caduta.
Sul posto i Carabinieri che si sono occupati dei rilievi tecnici relativi agli incidenti stradali causati durante la fuga.
Oltre alle numerose contestazioni al codice della strada M.I. è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale.