Impedisce alla figlia di fidanzarsi, poiché “promessa sposa” in Sri Lanka? Padre a processo per maltrattamenti


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Avrebbe picchiato la figlia minorenne, impedendole anche di fidanzarsi, poiché “promessa sposa” in Sri Lanka.

Il padre, un 50enne cingalese, è così finito sotto processo per maltrattamenti aggravati in famiglia. È quanto stabilito nelle settimane scorse dal gup Sergio Tosi, al termine dell’udienza preliminare.

In quella sede, la figlia si è costituita parte civile con l’avvocato Erlene Galasso ed è stato nominato come curatore speciale, il legale Maurilio Marangio.

L’imoutato è difeso dall’avvocato Paolo Spalluto e potra dimostrare l’estraneità alle accuse durante il dibattimento. Il processo è già iniziato dinanzi al giudice monocratico Maddalena Torelli, ma nella prossima udienza, fissata per il 5 marzo, verrà stabilito se la competenza è del tribunale collegiale.

Secondo l’accusa, il 50enne avrebbe picchiato la figlia, afferrandola per i capelli e trascinandola sul pavimento. In una circostanza poi, il padre si sarebbe denudato davanti alla ragazza per poi adagiarsi sul letto completamente nudo.

E come detto, le impediva di fidanzarsi con un ragazzo che le piaceva, perché era stata promessa in sposa fin dall’infanzia a ad un 16enne del suo paese.  La figlia, umiliata e prostrata per questa insostenibile situazione famigliare, si procurò anche tagli leggeri ai polsi, con un coltello da salumiere.

Il 50enne è accusato di una serie di condotte violente e vessatorie anche verso la moglie e il figlio. Schiaffi, spintoni, minacce di morte, spesso sotto l’effetto dell’alcol.

L’inchiesta ha preso il via, dopo che la ragazza di neanche 14 anni, si confidò con la sua insegnante. Ricordiamo che nell’aprile del 2018, il Tribunale per i Minorenni tolse la ragazzina alla famiglia e la collocò in una comunità.