Il Coronavirus ha cambiato molti comportamenti degli italiani, imponendo la distanza di sicurezza e l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi per spezzare la catena dei contagi, ad esempio. Ma ci sono certe (cattive) abitudini che sono dure a morire. Come quelle degli incivili che continuano ad abbandonare i rifiuti per strada. Le campagne di sensibilizzazione, gli appelli a rispettare l’ambiente e nemmeno i controlli sembrano frenare questi comportamenti se gli ispettori ambientali di Nardò, in questo caso, continuano ad incastrare i ‘furbetti’. Persone che per aver infranto le regole del buon civile si sono ritrovati tra le mani multe salate. Sanzioni per un totale complessivo di 1500 euro.
Si tratta di multe per abbandono (in questo caso in via Pompiliano, una delle mete preferite dagli sporcaccioni), ma per mancata differenziazione dei rifiuti domestici, ai sensi dell’ordinanza sindacale n. 40/2019 e dell’ordinanza sindacale integrativa n. 114/2020. Queste persone, inoltre, sono state segnalate all’ufficio Tari del Comune per la verifica della loro situazione tributaria.
Insomma, a pochi giorni dalla fine del lockdowm, tutto sembra tornato alla ‘normalità’, ma in senso negativo. Gli ispettori, infatti, hanno dovuto fare i conti con qualche comportamento già più volte censurato: hanno usato i sacchi neri in plastica per la raccolta, nonostante siano vietati hanno creato piccole discariche a cielo aperto in periferia, lontano da occhi indiscreti o in aperta campagna (il fenomeno è in crescita nelle zone tra Sant’Isidoro e Torre Squillace), hanno lasciato i rifiuti domestici nei cestini stradali, rischiando di ritrovarsi con una sanzione di 500 euro. E che dire degli sfalci delle potature? Molti dimenticano che, se di modesta quantità, è possibile raccoglierli in un sacchetto biodegradabile e compostabile e di depositarli nel bidoncino domestico della raccolta dell’organico. Se, invece, di quantità maggiori, è necessario conferirli presso l’Ecocentro di via Valle d’Aosta (in questo periodo si accede su appuntamento chiamando il numero di telefono 329 9169494 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00).
“Nonostante gli appelli e una capillare attività di sensibilizzazione – rileva l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – c’è chi evidentemente continua a fregarsene del decoro e delle regole. L’ostinata abitudine a conferire nei sacchi neri ne è la dimostrazione più plateale. A volte si tratta di un po’ di superficialità, ugualmente incomprensibile visto che sono anni ormai che ripetiamo le stesse cose”.
