Abusi sulla nipotina: zio condannato a 15 anni per violenza sessuale


Condividi su

Una lunga serie di abusi nei confronti della nipotina di appena 8 anni all’epoca dei fatti. Il collegio della prima sezione penale (Presidente Francesca Mariano, a latere Sergio Tosi ed Alessandra Sermarini) ha condannato un 51enne di un paese alle porte di Lecce alla pena di 15 anni. Non solo, la sentenza prevede anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; una provvisionale di 60mila euro ed il risarcimento del danno da quantificarsi in separa sede per i genitori affidatari, costituitisi parte civile.

Il 51enne rispondeva del reato di violenza sessuale aggravata e continuata.

Nell’udienza scorsa, i giudici avevano emesso un’ordinanza chiedendo un integrazione probatoria e un nuovo l’ascolto della bambina (prima la Procura aveva chiesto l’assoluzione).
Nella giornata di oggi, la vittima è stata risentita in aula. Successivamente, si è tenuta la requisitoria del pm Stefania Mininni che ha invocato 14 anni. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Paolo Maci, ha invece fermamente chiesto l’assoluzione dell’uomo, ritenendo inattendibili le dichiarazioni della vittima rese oggi, anche alla luce dei quattro trascorsi dal suo ultimo ascolto in sede d’incidente probatorio.

Il legale, ritenendo la condanna “ingiusta”, proporrà ricorso in Appello.

L’inchiesta

Gli abusi vennero denunciati dai genitori affidatari. La bambina per un periodo aveva vissuto con lo zio e sua moglie e non più con la madre naturale (su provvedimento del Tribunale dei Minori). In seguito, per le difficoltà ad occuparsi di lei, sarebbe stata affidata a nuovi genitori. In questo periodo, la bimba gli avrebbe rivelato le violenze, poi denunciate agli inquirenti.

I fatti si sarebbero verificati tra dicembre del 2008 ed agosto del 2010, con una cadenza di un paio di volte alla settimana, in casa dello zio.

Secondo l’accusa, l’uomo a volte in stato d’ubriachezza quando rientrava in casa, avrebbe molestato e in alcuni casi addirittura violentato la piccola. Altre volte, gli abusi si sarebbero verificati mentre zio e nipote guardavano assieme la televisione. Inoltre, la vittima sarebbe stata minacciata di non riferire nulla ai genitori affidatari.