Negli anni 2012-2013 in Puglia sono state 906 le persone denunciate o arrestate per abusivismo edilizio nelle aree demaniali, 276 i sequestri e 420 le infrazioni accertate dalle Forze dell’Ordine. Per quanto riguarda l’abusivismo sul solo demanio marittimo, la regione sfiora il 15% del totale nazionale.
Sono dati allarmanti quelli diffusi ieri mattina a Bari dal dossier di Legambiente “L’abusivismo edilizio in Puglia”. Alla presentazione era presente il governatore Nichi Vendola e il vicepresidente Angela Barbanente.
Ancora un volta il Sud si conferma terreno di infiltrazione mafiosa, con tutte le disastrose conseguenze che ciò comporta per il territorio. Dagli stabilimenti balneari nella morsa della criminalità organizzata, al controllo delle costruzioni e delle demolizioni sul suolo demaniale. Lo spettro della mafia si abbatte sul Salento, diventando un fenomeno radicato proprio come in Campania, Sicilia e Sardegna.
La mappatura del 2014 non è stata ancora redatta, ma secondo il Cresme, il Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l' Edilizia e il Territorio, sarebbero già più di 20mila le nuove costruzioni illegali.