Cede il pavimento in più punti presso la sala Esposizioni-Galleria, al pianoterra, presso l’Accademia Belle Arti di Lecce. Parliamo di una struttura che, ogni anno, forma studenti salentini con enorme successo. Episodio che, peraltro, si aggiunge all’allagamento subito – nella medesima sede – lo scorso 12 giugno 2015. Nell’occasione, si dovette chiudere momentaneamente il sito, interrompendo anche le attività didattiche e lavorative per oltre due mesi.
Un fiume d’acqua che attraversò gli scantinati, fino ad allagare armadi elettrici e aule, prima di tracimare nelle strade adiacenti Porta Rudiae e la Chiesa del Rosario, nonostante il pronto e duraturo intervento dei Vigili del Fuoco (rimasti all'opera per giorni). L’edificio venne riaperto solo poche settimane addietro, ma alla luce degli ultimi accadimenti il personale pretende maggior chiarezza. Eppure, i solleciti non sono mancati. Vedi, ad esempio, la lettera di chiarimento trasmessa il 22 settembre al Direttore e al Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Lecce.
Il Rappresentante unico dei lavoratori per la Sicurezza dell'Accademia, Salvatore Vadacca, segnala l'accaduto e denuncia il mancato coinvolgimento – nonché la mancanza di comunicazioni – circa lo stato di adeguamento degli ambienti, il collaudo della struttura e la relativa idoneità a ospitare in sicurezza lavoratori e utenza:“Ci si chiede chi abbia autorizzato la ripresa delle attività – scrive in una nota stampa pervenutaci in redazione – e, soprattutto, se la struttura sia munita di regolare certificazione di agibilità; se siano state prese le opportune misure atte a scongiurare i rischi per la salute dei lavoratori e per l'utenza studentesca; in quale misura la comunità dei docenti, del personale tecnico amministrativo e degli studenti siano stati informati sulle reali condizioni di sicurezza strutturale dell'immobile e di taluni spazi aperti alle attività”.
"Partecipiamo con apprensione – dichiara il segretario provinciale UIL RUA Tiziano Margiotta – le vicende che coinvolgono l'Accademia di Belle Arti di Lecce. Desta non poche preoccupazioni il fatto che, dopo il devastante allagamento che ha determinato la chiusura dell'Accademia, la comunità di lavoratori e studenti non sia stata informata sull'agibilità dei luoghi”. E' molto grave insomma, secondo Margiotta, che dopo tali importanti episodi non sia stato aggiornato il documento di valutazione dei rischi (art 17 e 28 DLgs 81/08) E che “sia stata consentita la ripresa delle attività da parte degli organi di governo dell'Accademia, con conseguente esposizione di lavoratori e studenti”.
“Nel dare atto alla Provincia, proprietaria dell'immobile, degli sforzi prodotti in questa vicenda – conclude il segretario Margiotta – chiediamo un incontro con il presidente Antonio Gabellone allo scopo di avere quei chiarimenti e quelle informazioni sulla sicurezza che l'Accademia di Belle Arti di Lecce non ci ha fornito, onde superare il clima di preoccupazione che pervade l'Accademia alla vigilia dell'inizio del nuovo anno accademico".