Adriana Poli Bortone sbotta contro Marti: “Non sosterrò Salvemini al ballottaggio, spicciala”


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La partita che si sta giocando a Lecce in vista delle amministrative di maggio è senza dubbio delicata. Il rischio che si ripeta quanto accaduto nel 2017 con l’anatra zoppa non è così inverosimile considerando il “maledetto” voto disgiunto che, volente o nolente, disperde preferenze. È chiaro, quindi, che si pensi già ad un eventuale ballottaggio, ma Adriana Poli Bortone, una dei cinque candidati in corsa per conquistare la poltrona più alta di Palazzo Carafa, non ci sta a sentir parlare di “giochetti politici” né di un eventuale appoggio al competitor Carlo Salvemini nel caso di secondo turno. E nella conferenza fissata per questa mattina al bar Mirò sbotta, puntando il dito contro il leghista Roberto Marti che, ultimamente, l’aveva punzecchiata proprio su questo punto.

«Io diffido il signor Senatore a dimostrare quando avrei detto che sosterrò Salvemini in un eventuale ballottaggio. Dove non esibisse prove del genere andrò avanti perché ci sono sedi giuste ad appurare la verità» ha dichiarato, definendosi scocciata dalle continue “chiacchiere”.

È un fiume in piena l’ex prima cittadina: «Capisco che chi affida il suo programma a quello di Bergamo (si riferisce alle ‘similitudini’ tra il documento di Erio Congedo e quello del primo cittadino lombardo Giorgio Gori) non ha proposte per la città. Capisco che dall’altra parte (inteso il duo Salvemini-Delli Noci), chi fa VisitLecce e ci mette le colline della Marche non conosce la città. Capisco tutto, ma non chi fa campagna elettorale diffamando la gente».

Il vaso è così colmo che la Poli passa da una citazione latina ad un’espressione dialettale: «Et hoc satis (E su questo basta, è sufficiente). Adesso io dico a Marti, in maniera chiara, cu la spiccia», ricordandogli che quanto ad appoggi a Salvemini proprio lui non può parlare dal momento che la lista Prima Lecce che per mesi ha fatto da sgabello al Sindaco uscente era una chiara espressione del senatore leghista.