Lo assale e gli procura una lesione all’occhio ed ematomi, nuova aggressione nel carcere di Lecce

A farne le spese un agente penitenziario costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Coinvolta anche un’infermiera in servizio nella casa circondariale.

Dalle prime notizie che trapelano sembrerebbe che sia dovuto ricorrere urgentemente alle cure dei sanitari del pronto soccorso per aver riportato una lesione all’occhio sinistro e vari ematomi. A farne le spese un agente di Polizia Penitenziaria assalito nel reparto infermeria della casa circondariale.

Ennesima aggressione nel carcere di Lecce, dove, ripetiamo, un poliziotto è stato attaccato da un detenuto extracomunitario, presumibilmente con problemi psichiatrici. A darne notizia il vicesegretario regionale Osapp Ruggiero Damato.

Nell’aggressione è stata coinvolta anche un’infermiera in servizio presso il reparto

“Basta con queste aggressioni. Basta con il silenzio assordante di un’amministrazione sorda è assente”, dichiara Damato.

“Chiediamo la convocazione urgente di un tavolo, presso il Prap di Bari, con il provveditore dove chiederemo misure di sicurezza urgenti per il Corpo di Polizia Penitenziaria in tutti i reparti detentivi, soprattutto laddove sono presenti reclusi con problemi psichiatrici.

Ribadiamo – prosegue il vicesegretario Osapp –  lo stato di agitazione che è stato già dichiarato dal Segretario generale Leo Beneduci, di cui sposiamo in pieno sia i contenuti che l’iniziativa, ma parteciperemo sempre alle trattative perché è lì che diremo la nostra e denunceremo, come abbiamo sempre fatto, l’inadeguatezza di questa Amministrazione sbilanciata verso diritti dei carcerati e che ignora la sicurezza e i diritti degli agenti

Pertanto – conclude Damato –  visto che in questi giorni la politica sta mettendo a punto le candidature e i programmi per la prossima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Puglia, vogliamo sapere e vedere con fatti chi ha veramente a cuore la sicurezza e soprattutto la salvaguardia dei poliziotti penitenziari dentro e fuori le carceri”.



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