Non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione amorosa con la sua ex, una leccese di 30 anni. Quel sentimento di dolore, poi, avrebbe assunto caratteri violenti, molto violenti. Talmente tanto da entrare in casa della ragazza, lo scorso 25 Febbraio, e riempirla di calci e pugni sotto gli occhi della madre disabile. Quest'ultima, vedendo la scena, ha minacciato l'uomo – anch'egli trentenne – di allertare il 113 se le percosse fossero continuate; e lui, davanti all'eventualità, si è impossessato del cellulare gettandolo per terra. Fino a che nel tardo pomeriggio di ieri, a seguito del malore accusato dopo un'aggressione, la donna è stata soccorsa dai sanitari del 118.
I segni delle botte erano abbastanza visibili: ematomi sul corpo, in particolare su torace e schiena. Delle conseguenze, stando a quanto riferito da lei stessa agli agenti di Polizia, derivanti proprio da quel 25 febbraio. Questa, almeno, è la versione fornita agli operatori, intervenuti poco dopo l'arrivo dell'ambulanza. Peraltro, il racconto della trentenne ha ricevuto conferma dai genitori, che più volte avevano assistito alle scenate di gelosia.
Ora il presunto aggressore è indagato in stato di libertà per le lesioni, mentre invece le lesioni riportate dalla giovane risultano guaribili in 22 giorni.