Ha avuto inizio oggi, con l’udienza preliminare, il processo sul presunto danno ambientale causato dell’Ilva.
Nel corso di questo primo appuntamento, svoltosi presso la palestra della caserma dei Vigili del Fuoco, erano presenti, sia all’interno che all’esterno, un numero altissimo di persone.
I legali di alcuni imputati hanno presentato richiesta di trasferimento in località differente rispetto a quello in cui ha sede attualmente il processo, richiesta basata sul presupposto che il clima creatosi in questi anni di inchiesta a Taranto minerebbe la serenità di giudizio dei magistrati. Se venisse accolta il procedimento si dovrebbe svolgere nella città di Potenza.
Dopo l'appello degli imputati, gli avvocati hanno presentato alcune eccezioni di nullità per difetti di notifica. Il Gup, Vilma Gilli, si è ritirato per decidere e ha rinviato tutto al 16 settembre.
Sono oltre 800 le richieste di costituzione di parte civile, tra queste anche quelle dell’associazione leccese Sportello dei Diritti, rappresentato dall’avvocato Francesca Conte.
A renderlo noto il presidente Giovanni D’Agata con una nota stampa.
«Anche lo “Sportello dei Diritti”, questa mattina era pronto a costituirsi parte civile nel processo ILVA l’avvocato Francesca Conte. Lo avevamo deciso già da tempo, perché siamo stati sempre in prima linea nella battaglia per la salute dei cittadini avendo contribuito a rendere noto a livello nazionale in tempi "non sospetti" quanto accadeva a Taranto diffondendo le foto e le immagini che ci inoltravano coloro che erano con noi in trincea in quella che si preannunciava come una guerra per l'ambiente e per i cittadini.
Ed ora che si è giunti a questa prima tappa – sottolinea Giovanni D'Agata – siamo orgogliosi di poter essere rappresentati in quello che si preannuncia come uno dei processi più importanti della storia nazionale in materia di tutela del diritto alla salute e di un ambiente salubre, dall’avvocato Conte professionista la cui storia personale e professionale è nota e dimostra il ruolo che intende assumere la nostra associazione di sentinella e presidio, all'interno del giudizio, di quei valori che da anni rappresentiamo».