Proseguono le indagini per far luce sulla morte del 27enne albanese, trovato senza vita martedì scorso, a causa di un colpo di pistola in testa.
La pista del suicidio rimane quella più battuta dagli inquirenti. In ogni caso, per non lasciare nulla d’intentato, sono stati fatti ulteriori accertamenti investigativi.
Il Pubblico Ministero Donatella Palumbo ha disposto la prova dello stub, al fine d’individuare eventuali residui di polvere da sparo sulle mani della vittima ed avere conferma che a sparare sia stato il 27enne.
Non solo, poiché l’esame, è stato esteso ad un’altra persona. Si tratta di un 40enne di Matino con piccoli precedenti penali, il quale aveva scoperto il cadavere, passando con la macchina sulla strada che collega Ugento a Casarano e chiamato i poliziotti per accorrere sul posto.
A tal proposito, il suo legale Biagio Palamà specifica: “Si tratta di un atto dovuto. Il mio assistito non è indagato ed è stato raggiunto da un avviso di garanzia, per un accertamento tecnico irripetibile”.
Ad ogni modo, gli esiti dell’esame si conosceranno nei prossimi giorni, dopo le analisi dei Ris.
A breve l’autopsia
Intanto, nelle prossime ore, il pm Palumbo conferirà l’incarico al medico legale Alberto Tortorella per eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. Si tratta del 27enne S.V., residente in provincia di Bari, che lavorava presso una ditta di pulizia nel nord della Puglia.
Ed è proprio questo, uno dei punti oscuri della vicenda. Come mai, l’uomo si trovava in Salento e, nel caso venisse confermato il suicidio, perché avrebbe deciso di togliersi la vita lontano da casa.
Il ritrovamento del cadavere
Il cadavere del giovane è stato ritrovato il 27 agosto scorso intorno alle ore 15, a bordo della sua auto, una Volkswagen Polo grigia, sulla strada che collega Ugento a Casarano. La vettura era parcheggiata su una piazzola di sosta della statale 274.
Accanto al corpo riverso sul sedile passeggero c’era anche l’arma (ancora non si conosce la provenienza).
Le indagini sono condotte dagli agenti del Commissariato di Taurisano, guidati dal vice-questore Salvatore Federico.
